"Emanuela e Mirella ingannate da qualcuno di cui si fidavano": la rivelazione sul caso Orlandi

Il senatore Andrea De Priamo (FdI), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta Orlandi-Gregori sulla scomparsa delle due ragazze: "Inquadrare il contesto che ha determinato l'allontanamento della verità. Indagini lunghe"

"Emanuela e Mirella ingannate da qualcuno di cui si fidavano": la rivelazione sul caso Orlandi
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"Una sensazione che oggi posso avere, rispetto a quando ero meno addentro alla vicenda, è quella che sia Mirella sia Emanuela possano essere state tratte in inganno da qualcuno di cui si fidavano nella loro scomparsa perché in entrambi i casi difficilmente sarebbero potute essere prelevate con la forza passando inosservate". Lo dice all'Adnkronos Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d'Italia nonché presidente della Commissione parlamentare di inchiesta istituita per fare luce sui cold case di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, entrambe scomparse a Roma nell'estate del 1983.

"I due casi hanno pari dignità"

Tra due giorni, il 22 giugno, ricorre il quarantunesimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. La storia della vatican girl, come è stata ribattezzata l'allora 15enne cittadina vaticana dall'omonima serie Netflix, è legata da sempre a quella di Mirella Gregori: la 16enne scomparve da via Nomentana, dove abitava, il pomeriggio del 7 maggio il 1983. "Sono soddisfatto di aver onorato, in questa prima fase, l'impegno che avevamo preso di dare pari dignità alle due vicende Orlandi e Gregori. - continua De Priamo - Non sarebbe per me ammissibile lasciare la vicenda di Mirella come un'appendice di quella di Emanuela e abbiamo iniziato in questo modo". Quanto al presunto collegamento tra le due vicende, il presidente della Commissione d'inchiesta preferisce non sbilanciarsi: "È prematuro dire se i casi di Emanuela e Mirella siano collegati, ma la prima impressione è che il collegamento possa essere stato successivo e non all'origine delle due vicende, ma si tratta di impressioni che dovranno essere suffragate da tante indagini".

"La pista di Londra? Non sottovalutiamo nulla"

Tra le ultime novità che riguardano il caso Orlandi, c'è l'ipotesi che Emanuela possa essere stata a Londra per un periodo. Il fratello Pietro ha raccontato di essere stato contatto da un presunto ex Nar, il quale sarebbe a conoscenza di informazioni sulla cosiddetta "pista inglese". Sul punto, De Priamo Puntualizza: "Sono oggetto di una parte secretata dell'audizione quindi, per motivi di tutela dell'indagine, non posso entrare nei dettagli. Sicuramente non sottovalutiamo nulla, ma allo stesso tempo dobbiamo impegnarci tutti per lavorare su tesi che abbiano fondamenti adeguati e non siano facilmente smontabili".

Le chat e le prossime audizioni

Al vaglio della Commissione ci sono anche alcune chat intercorse tra Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda, quando erano entrambi membri del Cosea. De Priamo non esclude di sentire Chaoqui "quando sarà il momento opportuno". Quanto al programma delle prossime audizioni, il senatore di Fratelli d'Italia assicura che sarà ascoltato anche l'ex magistrato Giancarlo Capaldo mentre "sul fronte Vaticano sentiremo sicuramente padre Lombardi che, all'epoca, era addetto alla sala stampa vaticana e sicuramente altre persone in una interlocuzione rispettosa dei rapporti internazionali".

"Da Vaticano e Procura volontà a collaborare"

Oltre alla Commissione d'inchiesta, sul caso Orlandi indagano sia Procura di Roma che il Vaticano. "Nella corrispondenza diplomatica, nell'analisi della documentazione che abbiamo cominciato a reperire, emerge un'ampia collaborazione, diversamente da quanto spesso è stato riportato, tra Stato italiano e Santa Sede", puntualizza De Priamo.

E infine: "Dai primi esami, per quanto mi riguarda, smentisce anche alcune ricostruzioni di un Vaticano reticente o indifferente rispetto a questa vicenda, ma al contrario mostra un quadro molto diverso - conclude -Una forte preoccupazione e una volontà di collaborazione per risolvere il caso".

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