"Malore? No, è morta soffocata". Svolta choc nel giallo dell'ex ballerina

Hanna Herasimckyk, 36 anni, ex ballerina di night e badante, è stata trovata senza lo scorso giovedì nella sua abitazione alla Martesana (Milano). Il giallo dei farmaci trovati in casa e l'ipotesi dell'omicidio

"Malore? No, è morta soffocata". Svolta choc nel giallo dell'ex ballerina
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C'è una svolta inattesa sulla morte di Hanna Herasimckyk, l'ex ballerina di night e badante trovata senza vita nella sua abitazione di Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano, lo scorso giovedì. La 46enne, originaria della Bielorussia, sarebbe morta per soffocamento. Sono i primi riscontri dell'autopsia che, al netto di tutte le piste al vaglio degli inquirenti, aprono nuovi e inquietanti scenari: potrebbe trattarsi di un omicidio. E dunque sembra sfumare lentamente l'ipotesi del decesso per cause naturali, anche se bisognerà attendere l'esito degli esami tossicologici ed istologici per avere un quadro più chiaro della situazione.

Il decesso dell'ex ballerina

La tragedia risale, come detto, a giovedì mattina. È da poco passata l'alba quando un'ambulanza corre a sirene spiegate per le strade della Martesana. Un uomo ha chiamato il 112 perché sua moglie non respira più. Racconta di essere rientrato a casa, un'abitazione al civico 5/B di via del Citra, e aver trovato la compagna distesa sul pavimento del corridorio. Quando i sanitari dell'Areu giungono sul luogo della segnalazione non posso fare altro che accertare il decesso della donna.

L'autopsia

Da una prima ispezione cadaverica non emerge nulla di strano. Il medico legale ipotizza che il decesso sia avvenuto alcune ore prima del ritrovamento, forse per cause naturali. Finché l'autopsia rivela che Hanna è morta per soffocamento. Inoltre la vittima presenta alcuni ematomi sul braccio e una ferita alla nuca. L'esame autoptico, però, non scioglie tutti i dubbi. Come anticipa il Giorno, non è ancora chiaro se il soffocamento sia dovuto a un'azione meccanica, oppure a una overdose di sostanze. Va detto, infatti, che in casa della 46enne sono stati trovati molti farmaci.

Il rapporto col marito

Il marito di Hanna, un 50enne polacco che fa l'autotrasportatore, è stato sentito dagli investigatori come persona informata sui fatti. L'uomo ha raccontato di essere stato due giorni via per lavoro la settimana scorsa, salvo poi rientrare giovedì mattina verso le 5 e imbattersi nel cadavere della moglie. Intanto dagli archivi delle forze dell'ordine spuntano alcuni interventi per liti domestiche, mai seguiti però da una denuncia della donna. Sembra che tra i due ci sia stata una discussione martedì mattina, due giorni prima della tragedia.

Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati né i sospetti degli inquirenti sembranno essere indirizzati verso qualcuno in particolare. Sta di fatto che lo scenario potrebbe cambiare da un momento all'altro: si fa strada l'ipotesi del delitto.

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