"Non c'è traccia di Mara sull'auto". La mamma sparita e il selfie inquietante

Non ci sono tracce biologiche di Mara Favro nell’auto che potrebbe essere stata usata da uno degli indagati la notte della scomparsa

Screen "Chi l'ha visto?"
Screen "Chi l'ha visto?"
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Ci sono i risultati degli esami effettuati sull’auto sequestrata a seguito delle indagini sulla scomparsa e - ipotizzano gli inquirenti - l’omicidio di Mara Favro, la mamma di Susa sparita nella notte dell’8 marzo 2024. La vettura in questione, una Fiat Punto Rossa appartiene a un uomo completamente estraneo alla vicenda ed era stata messa in vendita: si ipotizza però che in quei giorni potrebbe essere stata in uso a uno dei due indagati, ovvero il pizzaiolo ex collega di Mara Cosimo Esposito.

I risultati degli esami hanno dato esito negativo sulla presenza di Mara nell’automobile: della donna erano stati estratti i codici genetici da una protesi dentaria - la spazzola per capelli sequestrata dagli inquirenti in casa di Mara aveva invece restituito un altro Dna, probabilmente della figlia. Nell’auto, oltre ai Dna maschili sono stati trovati invece 3 Dna femminili, tra cui uno estratto da un mozzicone di sigaretta, e nessuno di essi è compatibile con quello di Mara.

Le analisi sulla vettura sono legate al fatto che, stando alle prime ricostruzioni, il pizzaiolo avrebbe accompagnato Mara da Chiomonte - dove si trova la pizzeria in cui i due lavoravano - fino a Susa. Lo ha sempre detto Vincenzo Milione detto Luca, datore di lavoro di entrambi e secondo indagato nella vicenda. Luca ha rincarato ieri a “Chi l’ha visto?”: “Io l’ho vista andare via”. L’uomo ha spiegato di aver ricevuto, in data 4 marzo, un messaggio da parte di Cosimo, che spiegava di dover portare l’automobile dal meccanico, ma senza specificare quale automobile.

Tuttavia ci si chiede se la presunta presenza di Mara nell’auto possa essere stata eliminata in qualche modo, dato che, ha aggiunto Luca, “Cosimo era maniacale sulla pulizia della macchina”. E poi c’è la questione della tempistica: Mara è scomparsa la prima settimana di marzo, la vettura è stata sequestrata solo lo scorso luglio, perché il caso era stato ipotizzato inizialmente come allontanamento volontario - il che tra l’altro ha reso impossibile la consultazione delle telecamere di vigilanza della zona, che invece sarebbero state utilissime alla soluzione del caso.

C’è poi il nodo del selfie inquietante inviato ad alcune persone, tra cui la figlia, da Mara quella notte.

Uno spettatore di “Chi l’ha visto?” aveva lanciato l’ipotesi, molto credibile, che l’immagine fosse stata scattata nel dehor della pizzeria, dove, a detta di Luca, Mara si sarebbe fermata a fumare dopo essere tornata indietro a recuperare alcuni effetti personali. Tuttavia, come ha spiegato lo stesso Luca, è impossibile che quel luogo sia stato lo scenario del selfie: lo scatto è completamente al buio, ma il dehor sarebbe sempre illuminato anche grazie alle luci stradali.

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