Si apre a “Chi l’ha visto?” il vedovo di Liliana Resinovich, ma non manca qualche discussione in studio. Sebastiano Visintin parla a 360 gradi di ciò che l’ha coinvolto particolarmente nella vicenda della misteriosa morte della moglie, trovata cadavere a Trieste nel gennaio 2022 dopo tre settimane da scomparsa.
Federica Sciarelli ha chiesto a Sebastiano di ricordare il momento in cui il 14 dicembre 2021, quando Lilly mancava da alcune ore, avrebbe incontrato i vicini Salvo e Gabriella - che intanto avrebbero parlato con il sedicente amante Claudio Sterpin - per poi sporgere denuncia di scomparsa - i vicini sostengono che questo sia avvenuto su propria pressione. “Ero sotto choc. Se mi chiedi adesso queste cose qua faccio fatica”, ha risposto Visintn. Che ora si è allontanato vicendevolmente dai vicini, mettendo fine all'amicizia con la coppia: “Probabilmente loro sapevano di quello che è successo. Perché Sterpin si affanna a girare di qua e di là quel giorno? Questo io voglio analizzare”.
Nel pomeriggio di quel 14 dicembre, Visintin avrebbe bloccato una chiamata di Sterpin e l’uomo chiarisce il perché: “Ho bloccato io il numero di Sterpin. Perché c’era questa telefonata… un paio di giorni dopo ho fatto una deposizione in questura, segnalando un numero ricorrente sul telefono di Liliana. Loro hanno trascritto”. Ma alle domande incalzanti di Sciarelli sbotta: “Non sono in tribunale. L’ho detto che c’era un uomo che ansimava un paio di giorni dopo”. E ancora: “Sono venuto a parlare di cosa mi aspetto dagli esami in corso. Se parliamo di 30 mesi fa cosa vuoi che mi ricordo?”. Visintin si dice infatti in attesa dei risultati dei nuovi esami medico-legali sul corpo, esami i cui risultati dovrebbero arrivare a fine giugno.
Nella lunghissima intervista Sebastiano ha rievocato anche una vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, il figlio Piergiorgio Visintin. Alla fine del 2021, mentre Lilly era scomparsa, Piergiorgio, rimasto in panne con l’auto, avrebbe chiamato il padre per avere l’aiuto di un traino. Sebastiano avrebbe contattato Gabriella e Salvo, che successivamente avrebbero rievocato questa circostanza.
Poi Sebastiano ne avrebbe parlato con un amico della Carnia, qualcuno troppo lontano per aiutare padre e figlio quella sera: il vedovo ha illustrato che quella chiamata con l’amico era avvenuta solo per sfogarsi, perché aveva paura per l'incolumità di suo figlio: “L’ho sentito diverso, urlava”. Successivamente Piergiorgio si sarebbe allontanato dal padre, dopo che questa vicenda era diventata pubblica, sentitosi in un certo senso sotto accusa: “Sembrava fosse il complice di un omicidio”.
Nonostante qualche
schermaglia, l’intervista tra Sciarelli e Visintin si è conclusa con una stretta di mani e un arrivederci a presto. L'indagine su Lilly sembra essere ancora lunga e c'è chi teme che non si possa giungere a una soluzione del giallo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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