L’idillio, la morte, le tre autopsie: Mario Biondo è stato ucciso?

La morte di Mario Biondo è ancora avvolta nel mistero: mentre la famiglia chiede a gran voce verità, se ne parla in una miniserie Netflix

L’idillio, la morte, le tre autopsie: Mario Biondo è stato ucciso?
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Quello di Mario Biondo fu un suicidio, come stabilì la giustizia spagnola, o fu un omicidio, come non si sentì di escludere la giustizia italiana? A 10 anni dalla scomparsa, la vicenda del cameraman italiano è stata oggetto di una docu-serie Netflix che, lungi dal rispondere agli interrogativi, ne apre tanti altri.

È davvero difficile dire quale sia la verità: certo è che la famiglia non crede all’ipotesi di suicidio non solo a livello teorico - ovvero per il fatto che l’uomo avesse numerosi progetti in cantiere - ma anche pratico, ossia relativo alle dinamiche del ritrovamento del corpo, delle successive indagini e del modo in cui la vicenda fu trattata a livello mediatico almeno in Spagna.

La morte

Mario Biondo era un cameraman italiano che viveva a Madrid. Nel 2011 aveva lavorato alla versione spagnola de L’isola dei famosi, dove aveva conosciuto Raquel Sánchez Silva, una conduttrice televisiva, che aveva sposato poi nel 2012, dopo un anno di convivenza. La loro sembrava una storia d’amore patinata come molte altre, ma l’idillio finì presto.

Il 30 maggio 2013 infatti, mentre la conduttrice era lontana da casa, Biondo fu ritrovato dalla colf, che aveva preso servizio alle 6 del mattino, impiccato con una pashmina a un mobile libreria. Ciò che da subito ha colpito i genitori fu la posizione in cui Biondo fu trovato, ovvero con i piedi che toccavano terra. Ma non solo.

Suicidio o omicidio?

La docu-serie Netflix Le ultime ore di Mario Biondo cerca di ricostruire appunto le ultime ore prima della morte e i presunti accadimenti. La moglie testimoniò alle autorità iberiche che la sera prima del presunto suicidio c’era stata tra loro una discussione accesa: la donna avrebbe bacchettato Biondo a causa del suo uso - a suo dire - di cocaina, che avrebbe influito sulla fertilità e quindi sulla loro possibilità di avere un figlio. Ma secondo i genitori di Biondo, il figlio non avrebbe mai avuto problemi di tossicodipendenza.

Stando ad alcune testimonianze, Biondo si sarebbe recato, invitato da un pr, all’interno di un bordello, dove sarebbero risultati dei pagamenti per alcuni drink, altra circostanza cui la famiglia non ha mai creduto. Esattamente come per alcune ricerche effettuate al computer la sera della morte, morte che secondo gli inquirenti spagnoli sarebbe avvenuta tra l’altro per asfissia autoerotica. La domanda della famiglia Biondo è e resta: c’era qualcuno con il cameraman, tanto più che nella stanza in cui fu ritrovato erano presenti varie bottiglie di birra e mozziconi di sigaretta?

La vicenda giudiziaria e mediatica

In Spagna c’è stata un’autopsia, seguita successivamente dall’esumazione e due autopsie in Italia, tra cui una di parte. E dopo l’archiviazione madrilena, anche la procura di Palermo ha aperto un’indagine, in cui tuttavia si è escluso sia il consumo di cocaina sia l’asfissia autoerotica.

L’inchiesta è stata però archiviata nel 2022 anche in Italia, perché secondo il gip Nicola Aiello, “gli elementi che si traggono dal fascicolo del pubblico ministero ad avviso del giudice smentiscono la tesi del suicidio e lasciano pensare che Mario Biondo fu ucciso da mani rimaste ignote e successivamente collocato in una posizione atta a simulare un suicidio”, ma purtroppo non si è potuta prendere una posizione netta “alla distanza di tempo dai fatti”. Nondimeno da Palermo si è attestato che “al momento del ritrovamento del cadavere, nell’immediatezza dei fatti, avrebbero dovuto essere svolte attività investigative (intercettazioni ambientali, telefoniche, acquisizioni di tabulati) che non sono state svolte” e non hanno aiutato le “contraddizioni contenute nelle deposizioni rese dalla vedova Biondo”.

E mentre in Italia c’è stata una certa eco mediatica sul caso, lo stesso non si può dire sia avvenuto in Spagna, cosa che ha sollevato ulteriori sospetti da parte della famiglia di

Mario Biondo. Che vuole continuare a scavare. La madre Santina D’Alessandro infatti, nella docu-serie, afferma: “Non mi darò pace fin quando gli assassini di mio figlio non saranno in carcere”.

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