I punti chiave
Il lavoro degli inquirenti è solo all'inizio sulla strage di Palermo, non si sa se per individuare altre possibili persone da indagare o eventuali altri moventi. È ciò che è emerso dalla conferenza stampa tenuta dal procuratore Ambrogio Cartosio. Ad Altavilla Milicia sono stati uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel: al corpo della donna sarebbe stato dato fuoco, mentre i figli sarebbero stati torturati con un attizzatoio e poi strangolati, almeno stando a quanto trapelato finora.
Tra gli indagati c’è il padre e marito Giovanni Barreca, che ha chiamato le forze dell’ordine affermando di aver ucciso moglie e figli. Da ieri è sotto indagine per la procura dei minorenni anche la figlia 17enne dell’uomo per vagliare la sua posizione rispetto ai presunti riti. Indagati e in custodia cautelare anche coloro che si facevano chiamare i “Fratelli di Dio”, ovvero Sabrina Fina e Massimo Carandente, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati per alcuni giorni ospiti nella casa di Barreca per “purificare” dalla “presenza di demoni”.
L’evento annullato
L’ultimo avvistamento di Antonella in vita è avvenuto giovedì 8 febbraio alle 16.15. La donna si è recata in un negozio per chiedere di lasciare dei volantini e invitare il gestore a un appuntamento, ovvero un incontro di presentazione di prodotti cosmetici tenuto da Sabrina Fina. Alle 18.50 dello stesso giorno, quando Antonella è stata contattata dall’istruttrice di scuola guida, il suo telefono era spento.
Sabato 10 febbraio alle 14.47, ovvero prima che Giovanni Barreca chiamasse i carabinieri, Sabrina Fina ha effettuato una telefonata, riportata da Quarto Grado, in cui afferma alla persona con cui interloquisce: “Ti volevo dire questo, guarda che l’evento di giorno 24 è stato annullato e non si farà più e non si faranno nemmeno più nei giorni e nei mesi a seguire”. La chiamata è seguita da un messaggio delle 17.18, in cui scrive: “Purtroppo sono accadute situazioni complicate alla signora”.
Il fuoco
Non si danno pace i parenti di Antonella, in particolare il fratello Calogero Salamone, che si è spesso spostato per l’Italia per esserle vicino, ma ora il suo animo è flagellato per non aver colto i segni di una strage forse annunciata. Calogero ha spiegato ai giornalisti che la sorella avrebbe parlato più volte con la moglie, chiedendole se fosse davvero posseduta. La cognata l’avrebbe rassicurata.
In base alle testimonianze raccolte dai media finora, Giovanni Barreca e i “Fratelli di Dio” avrebbero detto che i demoni sarebbero stati dentro Antonella ed Emanuel, il bambino di 5 anni, e che avrebbero dovuto essere purificati con il fuoco. Ma i parenti, benché cercassero di convincere Antonella ad allontanare gli ospiti, non avrebbero mai pensato che il fuoco fosse letterale, ma solo metaforico.
“Mio genero è stato plagiato sicuramente, perché mio genero non avrebbe mai fatto una cosa del genere” ha commentato in un’intervista a Quarto Grado la madre Rosalia Salamone.
La “sposa”
Si è detto nei primissimi giorni di indagine che la 17enne era stata risparmiata miracolosamente nella strage e che era la preferita del padre. È stato aggiunto al quadro di indagini che veniva chiamata la “sposa di Gesù”, ma non si comprende cosa significhi questa espressione.
“Nella Chiesa evangelica si intende quando una persona decide di convertirsi e fare il battesimo” ha chiarito Calogero. Ma la famiglia Barreca pare non frequentasse più congregazioni di evangelisti, bensì solo gruppi isolati da qualche tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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