L'attività d'indagine per rimettere in ordine quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Crotone non si ferma. Ci sono ancora alcuni elementi da ricostruire per avere un quadro chiaro della vicenda, che ha visto la morte di un uomo, Francesco Chimirri, pizzaiolo di 44 anni, e il grave ferimento di un altro, un sovrintendente della Polizia di Stato. Alcuni dettagli per l'indagine potrebbero trapelare da alcuni video che circolano in rete, che riprendono il pestaggio del poliziotto a opera di quelli che potrebbero essere i familiari del pizzaiolo, accorsi in strada.
Tutto sarebbe nato da un lieve incidente che ha visto coinvolte le auto sulle quali viaggiavano i due. L'agente si trovava a bordo della sua Peugeot 208 e si stava recando in questura per iniziare il suo turno di lavoro. Il pizzaiolo era su una Dacia Duster, con lui c'era il figlio e non è chiaro se ci fossero anche altri passeggeri. Quando la sua auto ha urtato lievemente quella del poliziotto, invece di fermarsi, il pizzaiolo ha cercato la fuga. Da Isola di Capo Rizzuto, la Duster ha condotto il poliziotto nella periferia sud di Crotone, nel quartiere Lampanaro, dove risiedono i genitori di Chimirri. Qui, il sovrintendente sarebbe sceso dall'auto e anche se in borghese ha deciso di fermare l'auto ed effettuare un controllo. Invece di consegnare i documenti, due degli occupanti dell'auto sono scesi e hanno estratto mazze e spranghe, con le quali hanno violentemente picchiato l'agente. Lui ha provato a difendersi, ha estratto il tesserino per qualificarsi, ma i due non si sono fermati. Il sovrintendente ha quindi estratto la pistola e fatto fuoco, probabilmente voleva sparare un colpo di avvertimento, invece ha colpito Chimurri al torace, uccidendolo.
Cosa è accaduto tra questo momento e quello in cui arrivano i soccorsi non è ancora chiaro, ma ci sono dei video che possono aiutare. Il poliziotto sarebbe stato aggredito con violenza barbara dai familiari del poliziotto, che si sarebbero accaniti contro di lui con calci violenti mentre si trovava ancora a terra, oltre a utilizzare bastoni e spranghe per colpirlo. Ma c'è di più, perché in alcune immagini riprese dalla finestra di un appartamento, si vede un giovane raccogliere quella che sembra essere la pistola d'ordinanza dell'agente, rimasta a terra dopo il pestaggio, e puntarla contro di lui. Da quelle immagini non è chiaro se venga esploso un colpo o se la persona abbia poi desistito ma quel che è certo è che l'agente non ha riportato ferite da arma da fuoco.
Nelle primissime ricostruzioni si è parlato di una sparatoria, di una pistola mancante, invece potrebbe essere che gli spari uditi dai testimoni fossero quello del poliziotto e poi quello esploso da una seconda persona con la stessa arma.
L'agente si trova attualmente fuori pericolo, dovrà essere sottoposto a un intervento di chirurgia maxillo-facciale per la ricostruzione del volto in conseguenza dei gravissimi traumi subiti. Non si esclude un provvedimento di fermo nei confronti degli aggressori del poliziotto, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.