"Abbiamo litigato". Chi è l'autotrasportatore accusato di aver ucciso la compagna sulla A4

Il 39enne è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Al pm avrebbe fatto parziali ammissioni, raccontando della lite con la compagna Giada Zanola. Sul corpo della vittima sono stati trovati lividi ed escoriazioni

"Abbiamo litigato". Chi è l'autotrasportatore accusato di aver ucciso la compagna sulla A4
00:00 00:00

Andrea Favero, 39 anni, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Secondo gli investigatori avrebbe spinto la compagna, Giada Zanola, giù dal cavalcavia sull'Autostrada A4 Milano-Venezia, all'altezza di Vigonza, a seguito di un litigio. La donna, dopo un volo di 15 metri, si è schiantata al suolo. II corpo, verosimilmente già esanime, è stato poi travolto da un camion. Sul cadavere sono stati rilevati alcuni lividi ed escoriazioni che gli inquirenti ritengono riconducibili a pregressi episodi di violenza domestica.

Chi è Andrea Favero

Classe 1985, Andrea Favero è originario di Padova ma residente a Vigonza. Lavora come autostrasportatore ed è spesso via da casa. O almeno, questo è ciò che si intuisce dalle immagini pubblicate da Giada sul suo profilo Instagram. Lui, invece, sui social non sembra molto attivo. Di tanto in tanto pubblica selfie o foto di paesaggi, per lo più località di montagna. Tre anni fa, la compagna lo ha reso padre per la prima volta. Il bimbo ora è stato affidato ai familiari stretti.

Cosa ha raccontato agli inquirenti

Sulle prime, gli inquirenti hanno ipotizzato che Giada si fosse suicidata. La svolta nelle indagini è arrivata quando Favero è stato convocato negli uffici della Questura di Padova. Interrogato sui fatti, l'uomo avrebbe reso parziali ammissioni riguardanti un litigio avvenuto con la compagna poche ore prima della tragedia, nella notte tra il 28 e il 29 maggio. La discussione sarebbe proseguita sul cavalcavia da cui la donna è precipitata. Il 39enne ha raccontato che il rapporto con la giovane si era incrinato, specie negli ultimi tempi, e temeva che lei potesse andar via di casa con il figlioletto. Quanto agli ematomi individuati sul corpo della vittima, non risulta che l'uomo abbia fornito spiegazioni. Gli investigatori non escludono che possano essere riconducibili a eventuali maltrattamenti.

I vicini di casa: "Erano tranquilli"

La coppia aveva comprato casa a Vigonza nel 2022. "Quando sono arrivati hanno suonato al nostro campanello per conoscerci. - ha raccontato al Corriere.it una vicina di casa - Erano molto rispettosi.

Un esempio tra tanti? Un giorno hanno tagliato l'erba alle 14 e subito ci hanno chiesto se ci avessero disturbato". Nessuno dei residenti avrebbe percepito che nella coppia ci fossero tensioni o assistito a qualche violenta discussione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica