È probabilmente il giallo nel giallo più interessante della fine del 2024: nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, qualcuno è entrato nella casa di Pierina Paganelli, sotto sequestro per via delle indagini in corso, prendendo la cassaforte presente nell’abitazione. Da più di un anno vanno avanti infatti le indagini sull’omicidio dell’anziana, avvenuto il 3 ottobre 2023 in un vano tecnico al piano interrato di via del Ciclamino in cui la donna viveva: è possibile che i presunti ladri non ne fossero a conoscenza?
“Hanno rubato la cassaforte e adesso entreremo in casa per valutare. Penso che siano rimasti sorpresi dei sigilli, quando sono usciti, e auguro a queste persone che adesso gli vada molto male”, ha spiegato alla trasmissione Ore 14 Giuliano Saponi, figlio di Paganelli. I ladri sarebbero entrati salendo al terzo piano dalla grondaia e rompendo la porta finestra del balcone: una volta dentro avrebbero smontato la cassaforte in camera da letto e messo la casa a soqquadro. La cassaforte conteneva solo documenti personali di Pierina ed è stata ritrovata dalle forze dell’ordine in un campo a 200 metri dall’abitazione.
Si ritiene, in base ai primi rilievi, che si possa essere trattato di una banda - nell’ultimo periodo sono stati numerosi i furti nel vicinato. Almeno due persone sarebbero quindi penetrate in casa di Pierina Paganelli e sarebbero estranee alle indagini per omicidio. “È solo un furto, gente che rubava. La casa era chiusa, han provato, non c’era nessuno”, ha chiosato Saponi, che esclude che gli altri condomini possano aver sentito qualcosa.
“I rumori li ho sentiti ma ho imparato la lezione. Con i vicini ti fai gli affari tuoi, se no ti rovinano la vita”, dice invece Valeria Bartolucci, vicina e moglie di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio. Dassilva è in carcere da luglio 2024, dopo essere stato iscritto, il mese prima, nel registro degli indagati. “Si prospetta un processo indiziario”, ha commentato la sua consulente Roberta Bruzzone, ospite in trasmissione: secondo la celebre criminologa, al di là dell’incidente probatorio, è molto probabile che si andrà a processo.
Ma c’è una questione importante da sviscerare: dalle indiscrezioni di questi giorni, sarebbe confermata l’assenza del Dna di Dassilva dalla scena del crimine.
Confermati invece i Dna femminili, sebbene troppo esigui, trovati sotto l’ascella della camicetta di Pierina Paganelli, in corrispondenza di un fendente, e sulla sua sottoveste. La difesa di Dassilva preme affinché si scopra a chi appartengono questi due profili genetici e novità si attendono per l’udienza prevista il prossimo 20 gennaio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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