"Manca una foto". Spunta un dettaglio nel mistero di Siu: cosa succede

L'influencer biellese si trova ancora in ospedale, mentre il marito è agli arresti domiciliari per tentato omicidio. Gli investigatori stanno provando a individuare l'oggetto che ha causato la ferita al petto della donna

"Manca una foto". Spunta un dettaglio nel mistero di Siu: cosa succede
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Sembrava un caso di facile soluzione e, invece, quello dell'influncer Soukaina El Basri (detta Siu) sta assumendo i contorni di un giallo sempre più fitto e intricato. Il nodo da sciogliere è uno: si è trattato di un tentato omicidio, come ipotizza la Procura di Biella, oppure di un gesto autolesionista, come invece sostiene il marito della donna? Jonathan Maldonato, che al momento si trova agli arresti domiciliari, non ha saputo fornire indicazioni riguardo all'oggetto con cui la moglie, a suo dire, si sarebbe procurata una ferita profonda nel petto. E nemmeno gli esperti della Scientifica sembrano riuscire a venire a capo del rebus: l'arma incriminita non è stata ancora trovata.

La foto mancante e l'arma del delitto

Una foto avrebbe potuto risolvere il mistero. Come scrive La Stampa, se gli investigatori avessero avuto a disposizione un'immagine della lesione (si parla di un "foro" all'altezza dell'aorta mammaria), sarebbero stati indubbiamente agevolati nella ricerca dell'arma incriminata. Ma quella foto non esiste - anche perché quando Siu è arrivata in pronto soccorso le urgenze dei medici erano altre - e, ora che la ferita è stata suturata, diventa ancor più difficile individuare l'oggetto che ha ridotto in fin di vita l'influencer. Al riguardo, non mancano le ipotesi: dal punteruolo al cacciavite. Durante l'ultimo sopralluogo in casa della coppia, a Chiavazza, nel Biellese, la Scientifica ha trovato e requisito un paio di forbici. Tuttavia sembrerebbe che le analisi effettuate in laboratorio abbiano escluso la possibilità che si tratti del misterioso oggetto. In ogni caso, anche rilevare le impronte di Maldonato sull'eventuale "arma" non sarebbe particolarmente significativo visto che marito e moglie condividevano gli stessi spazi.

I dubbi degli inquirenti: Maldonato ha cancellato eventuali prove?

Ciò che invece potrebbe incidere sulla posizione del 39enne è l'ipotetica violazione dei sigilli. Secondo gli inquirenti, alcuni giorni dopo la tragedia, Maldonato sarebbe tornato nell'appartamento. I tecnici della Scientifica non escludono che le superfici e il pavimento potrebbero essere stati lavati. Da qui il dubbio: l'indagato ha provato a cancellare eventuali prove a suo carico? L'uomo sostiene di essersi recato a Chiavazza per incontrare il padrone di casa, per giunta in compagnia del fratello. Una circostanza, anche questa, che dovrà essere approfondita. In tal senso, potrebbe essere decisiva la testimonianza del proprietario dell'abitazione.

Un nuovo sopralluogo

Intanto si attende l’analisi dei campioni raccolti nella villetta.

Non c'è ancora una data, ma sembra che vi parteciperanno anche i consulenti di parte: il genetista Marzio Capra per la difesa di Jonathan Maldonato e l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano per Siu. L'influencer si trova ancora ricoverata nell'ospedale di Novara ma le sue condizioni sarebbero in progressivo miglioramento.

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