Il cuore del sessantaquattrenne Alberto Biancalana ha con tutta probabilità smesso di battere a causa dello stress acuto dovuto al putiferio creato dallo straniero, lo stesso che aveva aggredito il socio e lo staff del suo ristorante dando in escandescenze. Questi i primi riscontri emersi dall'autopsia condotta lunedì sulla salma del ristoratore deceduto la scorsa settimana, a seguito dell'aggressione del trentatrenne marocchino Joundi Moussa che entrò nel ristorante di Torre del Lago (frazione di Viareggio) visibilmente alterato e pretendendo di mangiare gratis. Il medico legale si è comunque riservato di svolgere ulteriori accertamenti istologici. Serviranno a capire meglio se il cuore del defunto fosse sofferente per altre patologie e avere un quadro più completo.
"Credo comunque si possa già affermare – le parole del medico legale riportate da La Nazione – che si tratti di morte da emozione o da stress. Una tipologia di decesso ampiamente illustrata in letteratura e di cui sono spesso vittime, ad esempio, gli agenti di polizia negli Stati Uniti". Quando la relazione definitiva sarà messa a disposizione del pubblico ministero Elena Leone, la quale coordina le indagini che vengono svolte dai carabinieri, la procura potrebbe decidere di aggravare ulteriormente la posizione del magrebino residente a Massa ed arrestato già lo scorso 10 novembre a seguito dell'accaduto. Gli vengono per il momento contestate le accuse di tentata rapina e lesioni personali, ma alla luce degli ultimi sviluppi gli inquirenti stanno valutando se indagarlo anche per morte causata da altro reato.
Tanto più che il nordafricano (che risiede in Italia da circa un decennio) negli ultimissimi giorni aveva più volte dato in escandescenze, aggredendo nelle ore immediatamente precedenti alla tragedia una guardia giurata del pronto soccorso dell'ospedale della Versilia. Anche alcuni ristoratori, colleghi dell'imprenditore scomparso, avevano ricordato come lo straniero già da un po' di tempo impervessasse nella zona insultando e molestando i commercianti.
La "questione sicurezza" continua a tenere banco, con le richieste di una "stretta" all'indirizzo del sindaco di centrosinistra Giorgio Del Ghingaro che si fanno sempre più pressanti.
Intanto, il socio in affari di Biancalana continua a mandare avanti il locale, l'"Elefante Marino", nel ricordo del collega. Ed è facile immaginare come figuri anche lui fra i tanti che vogliono risposte concrete dalle istituzioni, per evitare il ripetersi di un dramma simile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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