"Mi chiamava schiava e cercava di strangolarmi". La violenza dello straniero contro la donna

Un ventiquattrenne straniero è finito a processo a Pistoia per maltrattamenti, minacce e lesioni personali. Avrebbe minacciato di morte ed aggredito per anni l'ormai ex-compagna

"Mi chiamava schiava e cercava di strangolarmi". La violenza dello straniero contro la donna
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Avrebbe minacciato di morte ed aggredito più volte l'ormai ex-compagna. E dovrà adesso rispondere in tribunale delle accuse di maltrattamenti, minacce e lesioni personali. Protagonista della vicenda che arriva da Pistoia è un uomo di 24 anni originario della Romania, accusato di aver vessato per anni l'ex-fidanzata. Le violenze verbali, secondo quanto ricostruito dalla presunta vittima, sarebbero iniziate sin dall'inizio della relazione: lui l’avrebbe insultata abitualmente, inveendo contro di lei, o tirando pugni che la sfioravano. Ma la giovane aveva comunque deciso di andare avanti e di non troncare il rapporto con il ragazzo straniero, con la convinzione che con il tempo sarebbe riuscita a cambiare le cose. Era il 2016, entrambi erano minorenni. Poi nel 2021, i due avevano deciso di andare a convivere.

E a quel punto, sarebbero arrivate anche le aggressioni sul piano fisico. "Mi diceva di pulire la casa e mi chiamava schiava - le parole della vittima, pronunciate in aula nelle scorse ore, riportate dal quotidiano La Nazione - poi dalle offese siamo passati alle mani. Sono rimasta con lui pensando che sarebbe cambiato". Graffi sul volto, morsi sugli zigomi e minacce di morte: questo quel che la giovane donna avrebbe subìto. In un'occasione, in casa dei genitori di lui, il giovane straniero l’avrebbe strattonata, cercando di strangolarla dopo averle stretto le mani al collo. Contro la ragazza, il ventiquattrenne straniero avrebbe poi messo in atto un atteggiamento ambivalente: da una parte svilendo la sua persona e minandone l'autostima, deridendola perché sovrappeso. Dall'altro esercitando un controllo capillare e sistematico sulla sua vita, prendendole il telefono e leggendo i messaggi privati.

Ed è proprio durante uno di quei controlli, dopo aver scoperto una chat con un amico virtuale, che la rabbia del ragazzo sarebbe esplosa. Lei voleva chiarire e riappacificarsi, per questo lo aveva raggiunto in un parcheggio vicino all'azienda per la quale il giovane romeno lavorava. Nel corso della discussione però, lo straniero avrebbe dato in escandescenze: avrebbe afferrato ancora la giovane donna per il collo, mordendole poi lo zigomo. E l'avrebbe minacciata, brandendo un paio di forbici. "Ti squarto il volto", la frase minacciosa che le avrebbe rivolto in quel frangente.

Quel giorno fu il padre della vittima, vedendola rincasare e notando le ferite sul collo e sullo zigomo, ad allertare i soccorsi. E da lì a poco, la ragazza decise di denunciare quel che aveva subìto alle forze dell'ordine. La prossima udienza è prevista per il mese prossimo: potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.

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