"Mi hanno devastato". Sollecito chiede un milione di euro di risarcimento

La richiesta è stata rigettata. Ma è pronto a impugnarla: "Hanno devastato il mio futuro, compromesso la mia immagine"

"Mi hanno devastato". Sollecito chiede un milione di euro di risarcimento

Raffaele Sollecito si oppone alla decisione della corte d’appello di Genova, che ha respinto la sua richiesta di risarcimento. Sollecito, condannato in primo grado e poi assolto per l’omicidio di Meredith Kercher avvenuto a Perugia il primo novembre del 2007, aveva chiesto un milione di euro di risarcimento, appellandosi alla legge sulla responsabilità civile dei magistrati, che però è una norma non retroattiva.

Sollecito contro la magistratura

Sono molto dure le parole di Sollecito, che all'epoca si presentò spontaneamente in questura in quanto persona informata sui fatti, e poi fu arrestato e assolto in appello e in Cassazione con formula piena nel 2015, dopo aver trascorso quasi 4 anni in carcere. “Hanno devastato il mio futuro, compromesso la mia immagine. Hanno fatto a pezzi anche la mia famiglia, mettendola in ginocchio economicamente. Ma nessuno mi ha risarcito e tanto meno chiesto scusa”, ha commentato Sollecito a margine della sentenza relativa alla sua richiesta di risarcimento.

E ora si va in Cassazione. “Andremo in Cassazione - ha promesso Sollecito - perché ci sono precedenti a noi favorevoli”. Oggi ingegnere informatico, il pugliese che fu al centro di questa delicata vicenda giudiziaria ha rimarcato in aula che ai tempi del processo di Perugia non ci fosse un difensore nelle prime fasi istruttorie, non si tenne conto del suo alibi e alcuni testi non vennero presi in considerazione.

La questione per Sollecito non è solo di natura economica. “Nessuno mi ha mai completamente ripulito - ha chiarito - del fango che mi hanno ingiustamente gettato addosso. Sono riuscito a ricostruirmi una carriera passo dopo passo, ma da solo senza che lo Stato mi abbia minimamente aiutato”.

Amanda Knox e Giuliano Mignini

Di recente, Sollecito ha incontrato in Umbria Amanda Knox, la sua fidanzata all’epoca dell’omicidio di Meredith e anche lei a processo per il delitto, ma poi assolta esattamente come Sollecito. È emerso come Knox sia rimasta in contatto con Giuliano Mignini, ex pubblico ministero nel caso dell’omicidio di Perugia: Sollecito se ne tira fuori. “È una decisione loro - ha commentato, e poi riferendosi al magistrato, del quale non fa il nome - Non so cosa cerchi, ma vedo che è rimasto della stessa idea su quanto successo e non ha mai chiesto scusa. Io ne sto ben lontano”.

Mignini d’altra parte ha replicato così: “Amanda è

coraggiosa e aperta al dialogo, intelligente e generosa. Continuiamo a sentirci. Di Sollecito invece non parlo. Se ho cambiato idea sul coinvolgimento di Amanda nell'omicidio Kercher? Indietro nel tempo non torno”.

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