"Mi sembra Pierina". Il racconto di Louis sul giorno dopo il delitto

Cosa ha raccontato agli inquirenti Louis Dassilva del giorno del ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli: tutte le fasi passo dopo passo

Screen Quarto Grado
Screen Quarto Grado
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È preciso e dettagliato, anche se qualche volta la capacità espressiva non è al massimo a causa della lingua, Louis Dassilva quando parla con gli inquirenti del giorno del ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli. Così preciso che sembra quasi di assistere a un film dell’orrore, il film di una realtà in cui un’anziana viene trucidata mentre rientra in casa dopo una riunione religiosa.

I fatti narrati da Dassilva, unico indagato e in custodia cautelare in carcere, sono appunto relativi al giorno dopo il 3 ottobre 2023, quando Pierina fu uccisa e sarebbero avvenuti nel condominio di via del Ciclamino a Rimini: l’interrogatorio è stato mostrato a Quarto Grado.

Il senegalese racconta che, la mattina del 4, avrebbe ricevuto la visita di Manuela Bianchi, nuora di Pierina e donna con la quale avrebbe avuto una relazione extraconiugale: “Io le ho aperto e mi ha detto questa cosa qui”. In altre parole Manuela avrebbe detto: “Ho visto il corpo di una signora di sotto nel garage”.

In tutta risposta, Louis ha riferito che sarebbe sceso presto in garage - il corpo di Pierina era in un vano tecnico afferente ai box auto - mentre Manuela non l’ha atteso ed è scesa per prima. Lui l’ha fatto di lì a poco, con l’ascensore, vestito ma scalzo. “Quando sono arrivato lì l’ascensore si è aperto, io sono uscito dall’ascensore, X era sopra la rampa delle scale, la Manuela alla mia sinistra con la porta aperta e ho visto la Pierina stesa, perché da lì non sapevo che era Pierina. Ho visto il corpo. Tra me e me, dentro la mia testa ho detto: cavolo, ma chi potrebbe essere? Per quello sono tornato di sopra”, ha spiegato. X è il nome di un altro vicino, e viene omesso per questioni di privacy, perché non c’entra nulla con la vicenda tranne per il fatto che è testimone oculare del ritrovamento.

Una volta di sopra, Louis si è messo le scarpe ed è sceso fino al piano interrato, dove ha visto Manuela. “E lì ci siamo incontrati. X la prendeva in braccio così l’aiutava, la sorreggeva… Ho detto: ‘Cosa è successo?’. E X mi ha risposto: ‘Mi sembra che è la Pierina’. Dopo io ho chiesto alla Manuela: ‘È lei?’. Mi ha risposto di sì, però non è possibile”, ha aggiunto.

I tre sono poi usciti dal civico 31 al piano terra e Manuela avrebbe chiesto al vicino di chiamare i soccorsi, ma poi li avrebbe chiamati lei: “E ripeteva quello che diceva l’operatore, dice: ‘Sapete se è morta, sapete se è viva? L’avete toccata per sapere se c’è pulsazione?”. Sentendo questa frase, Dassilva è tornato dal corpo per controllare se fosse viva toccandole il polso sinistro, si è accorto, illuminandole il volto, che era Pierina e che aveva del sangue sulla bocca. Manuela avrebbe insistito che non era possibile.

Successivamente Louis sarebbe rientrato in casa per chiamare Loris Bianchi, fratello di Manuela: “Lui mi ha risposto: ‘È strano, una roba… è strano’. E lì ha detto: ‘Giustizia è stata fatta’. Dico: ‘Ma perché? Come?”. Louis aggiunge con gli inquirenti che in quel momento nessuno sapeva che Pierina era stata uccisa.

Dopo di che la chiosa e le spiegazioni finali dell’indagato: “Io giustamente gli ho detto: ‘No, non è una cosa neanche da dire, com’è possibile?’. E mi ha detto che sua sorella oppure loro che avevano vissuto tanto, come hanno sofferto tanto per questa famiglia. Per colpa di questa famiglia. E lui continuava a dare la sua opinione, io pensavo a qualcos’altro, di…come, come la situazione è arrivata dal marito, che è successo al marito della Manuela e poi questo e mi aspettavo che dopo ci sarà un casino, che si scoprirà la nostra relazione”.

Cosa succederà? L’esame dei profili di Dna sulla scena del crimine

potrebbe alleggerire moltissimo la posizione di Dassilva, in particolare il materiale genetico presente sulla gonna della vittima: forse, al netto di eventuali contaminazioni, potrebbe quello del suo assassino.

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