Omicidio ancora avvolto nel mistero nel milanese, dove nella serata di ieri è stato rinvenuto il cadavere di un uomo, un 28enne marocchino. È stato freddato in una strada secondaria di Cisliano ma sarà necessaria l'autopsia per determinare le cause della morte. Il medico legale sul posto non è riuscito a capire se a uccidere il marocchino sia stato un colpo di pistola o un fendente. Una delle certezze che finora gli inquirenti sembrano sicuri di aver raggiunto è che l'omicidio si è svolto nel contesto dello spaccio di droga della periferia milanese. L'uomo è stato colpito all'addome e a seguito dell'identificazione è emerso che fosse già noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio di sostanze.
Quella zona, d'altronde, è frequentata da consumatori e spacciatori. Il Parco del Ticino nei pressi del quale sorge Cisliano è conosciuto per essere un crocevia di sostanze stupefacenti, al pari delle campagne tra Como e Varese, spesso oggetto di blitz e operazioni su larga scala delle forze dell'ordine. Sono aree di spaccio nelle mani delle organizzazioni criminali africane, che si muovono tra le campagne e i boschi e che arruolano tra le loro fila i giovani migranti irregolari. Le organizzazioni sono delle vere e proprie bande rivali che si fanno una guerra spietata per il controllo del territorio e sono numerose le persone inghiottite da questa faida, che non fanno mai ritorno e i cui corpi non vengono mai ritrovati. Prima del marocchino trovato a Cisliano, pochi giorni fa a cadere sotto i colpi di un'arma da fuoco, quasi certamente un fucile, è stato Anas Khuja, che è stato ucciso a Santo Stefano nelle campagne tra Arluno e Pogliano Milanese, non distante da Cisliano. Non sono ancora stati individuati mandanti e sicari, ma il contesto dello spaccio è pressoché accertato.
A segnalare il corpo del 28enne a Cisliano è stato un passante, che è voluto rimanere anonimo, che alle 21.10 di ieri ha chiamato il 112 per informare di una sparatoria. All'arrivo delle auto quel che restava era solo il corpo a terra del marocchino, sul ciglio della strada. Al momento non sembrano esserci collegamenti tra l'omicidio di Santo Stefano e quello di ieri, tuttavia il contesto li accomuna. Le bande non sono quasi mai entità statiche, cambiano e si modificano in continuazione anche in conseguenza delle operazioni di polizia che regolarmente liberano i territori.
Questo rende ancora più complicato risalire agli esecutori e ai mandanti anche perché, nel caso di Cisliano, il corpo potrebbe anche essere stato spostato e trasferito dove poi è stato trovato in un secondo momento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.