"Caro piccolo angelo, che nella tua breve vita terrena hai portato la gioia nelle nostre case, continua a sorridere felice dal cielo e mandaci un forte abbraccio che ci protegga dalle tenebre della tua mancanza". Con queste parole piene di dolore, Alberto Chini, ha ricordato il figlio Riccardo Chini, 4 anni, ritrovato morto domenica 21 maggio insieme alla madre Veronica Amistadi. Entrambi sono stati ritrovati senza vita nel torrente Noce, dopo un volo di 90 metri giù da un ponte a Mostizzolo a Cles, in provincia di Trento. "Con immenso dolore" il padre ha annunciato la prematura scomparsa del bambino e invitando la comunità a partecipare ai funerali che si terranno sabato 27 maggio a Trento.
La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul caso sta indagando per istigazione al suicidio: un atto dovuto, per analizzare telefono e computer della 41enne, manager in una casa farmaceutica. Un biglietto di addio è stato ritrovato nell’automobile di Amistadi, abbandonata sul ponte con le portiere aperte e le luci di posizione accese: vi si leggeva di una relazione complicata, quella con l’ex compagno da cui aveva avuto il bambino. Poche ore prima di sabato sera la stessa donna aveva inviato una lunga lettera ai giornali. "Sognavo di avere altri figli e magari allargare la famiglia moltiplicando l'amore, adottando un bimbo, ci credevo davvero tanto! Ora non posso fare nulla di tutto ciò, ho da poco sorpassato i 40 anni e sono single".
Da quanto è trapelato, i rapporti tra i genitori erano cordiali e il piccolo Riccardo trascorreva del tempo con entrambi i genitori.
Il papà lo avrebbe visto l'ultima volta sabato pomeriggio, poche ore prima dell'omicidio-suicidio, poi Amistadi era andata a prenderlo. Nella notte tra sabato e domenica la decisione di uccidersi, trascinando con sé anche il figlio avuto con l'ex compagno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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