Aveva il sogno di diventare qualcuno nel mondo del rap Moussa Sangare, l’uomo arrestato per l’omicidio di Sharon Verzeni a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Il 31enne reo confesso negli ultimi tempi era molto cambiato, come confidato da un amico ai microfoni del Giorno.“L’ho incontrato qualche sera fa e mi ha salutato, come sempre. Da quello che sappiamo non è mai stato violento, mi trattava come un fratellino”, il racconto del conoscente. Spesso a bordo del suo monopattino elettrico, Sangare si era trasferito in Gran Bretagna per lavorare come cameriere, coltivando il sogno della musica. Poi il ritorno in Italia, i lavori saltuari, le serate trascorse a vagare in paese.
Sangare non è riuscito a sfondare, nonostante i tanti tentativi. Sognava di andare a X Factor, ma non è mai riuscito a realizzare il suo desiderio. Ha inoltre avuto diverse collaborazioni con alcuni rapper. Emblematico il brano cantato con Izi – pseudonimo di Diego Germini – intitolato “Scusa”. Di quella canzone il killer di Sharon Verzeni, all’epoca con il nome d’arte di Moses, canta parte del ritornello: "Scusa se non riesco mai a cambiare/E non ho soldi per portarti al mare/Scusa se non sono quello che che volevi te/Ma non so lasciarti andare/Scusa se la mia vita è scritta male/E sbaglio sempre sul finale/Ancora scusa, scusa, scusa/Forse è troppo tardi, ma ti chiedo scusa”. Il brano in questione ha raccolto oltre 14 milioni di visualizzazioni su Youtube.
E arriviamo all’omicidio di Sharon Verzeni, commesso a causa di un“raptus improvviso”. “Non so spiegare perché sia successo: l’ho vista e l’ho uccisa”, la confessione in fase d’interrogatorio davanti agli inquirenti. Ma non è tutto.
I carabinieri di Bergamo hanno sequestrato un cartone-sagoma con sembianze umane “utilizzato come tiro al bersaglio” di coltelli all’interno della casa occupata dove viveva l’uomo di nazionalità italiana e origini maliane. Ricordiamo che Sangare era già noto alle forze dell’ordine per maltrattamenti ai danni della madre e della sorella, con la pesante accusa di avere provato ad accoltellare quest’ultima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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