"Salvini deve morire": a Milano la scritta choc firmata "Z4"

In piazzale Libia a Milano comparsa una scritta a caratteri cubitali con vernice nera con la firma di una baby gang. Il ministro delle infrastrutture: "Chi pensa di spaventarci si sbaglia". Indaga la Digos

"Salvini deve morire": a Milano la scritta choc firmata "Z4"
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La baby gang milanese Z4 ha un nuovo obiettivo: Matteo Salvini. Il ministro delle Infrastrutture è l'oggetto delle intimidazioni della banda di ragazzini, italiani, romeni e italiani immigrati di seconda generazione già nota alle cronache per le minacce e un agguato ad altri coetanei. Da qualche giorno - come risulta a IlGiornale.it - è comparsa sul muro di piazzale Libia una scritta a caratteri cubitali, ben visibile a chiunque passi per quella strada: "Salvini deve morire". Firma: "Z4". Sul caso indaga da alcune ore la Digos di Milano guidata da Daniele Calenda: si setacceranno telecamere e si faranno altri accertamenti per arrivare a individuare gli autori delle minacce. Non risultano, allo stato, altre scritte del genere o recanti la stessa firma. A Salvini è arrivata la solidarietà della premier Giorgia Meloni. "Più ci attaccano, più ci rafforziamo", ha scritto la presidente del consiglio sui social.

La baby gang, come riportano le cronache, è già attiva nei quartieri di Calvairate, Corvetto e aree limitrofe. Nel marzo dello scorso anno una decina di componenti era stata indagata per aggressioni e rapina con armi da tagli ad altri coetanei. L'agguato era avvenuto a gennaio scorso: in dieci - tra cui due 12enni - hanno assalito un 19enne alla fermata del passante di Porta Vittoria, lato viale Molise, che si è ritrovato con un coltello puntato addosso. I componenti hanno tutti tra gli 11 e i 17 anni. Secondo uno studio di Transcrime sulla delinquenza giovanile, la banda Z4 - come altre a Milano tra cui la Ripamonti M5- fa parte di quei gruppi "privi di una struttura definita, prevalentemente dediti ad attività violente o devianti".

"Sabato manifesteremo a Milano per difendere i valori dell’Occidente e censurare qualsiasi forma di violenza e antisemitismo", ha scritto Salvini poco fa su Facebook, in riferimento alla scritta.

"Chi pensa di spaventarci, come qualche baby-gang che mi ha minacciato di morte imbrattando un palazzo nella mia città, si sbaglia di grosso. Mi dispiace per i proprietari dell’immobile: spero che gli idioti vengano identificati e puniti facendo ripulire le scritte. Avanti, #senzapaura e col sorriso".

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