"Sarai l’angelo più bello". Chi era Sofia Castelli, la 20enne uccisa a Cologno Monzese

La giovane aveva pubblicato una foto su Instagram prima di essere brutalmente uccisa dall'ex fidanzato di 23 anni di origini marocchine

"Sarai l’angelo più bello". Chi era Sofia Castelli, la 20enne uccisa a Cologno Monzese
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Due "storie" su Instagram dalla discoteca "The Beach" - noto locale di via Corelli a Milano - poi la foto un po' sfocata alle 5.58 come a suggellare la fine di una serata tra balli e divertimento. Purtroppo però quella tra venerdì e sabato è stata l'ultima notte di Sofia Castelli, 20enne di Cologno Monzese (Milano), uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato Zakaria Atqaoui. Un omicidio brutale, con diverse coltellate alla gola, avvenuto nell'abitazione della vittima: il 23enne di origini marocchine si è poi presentato al comando della polizia locale e ha confessato il delitto.

Chi era Sofia Castelli

20 anni compiuti lo scorso 28 maggio, Sofia Castelli viveva in un appartamento di una palazzina di corso Roma 100, a Cologno Monzese, insieme alla sua famiglia. I genitori - il padre chimico in una ditta della zona, la madre attiva in ambito scolastico - insieme al fratello quindicenne, non erano a casa ma in vacanza in Sardegna per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni materni, riporta Il Giorno. Secondo alcuni amici, la giovane avrebbe dovuto raggiungere i suoi cari nei prossimi giorni.

Occhi profondi e castani e viso curato, Sofia Castelli studiava Sociologia all'Università Bicocca e lavorava in un supermercato di Cologno Monzese. Una ragazza "allegra, dolcissima e piena di sogni" secondo chi la conosceva, che su Instagram aveva deciso di pubblicare solo due foto: l'ultima risalente al 9 luglio, dove appare con un top e una gonna fucsia in stile "Barbie", in riferimento probabilmente al film uscito recentemente in sala. L'altro scatto, invece, vede la ventenne insieme a un'amica. Nessuna traccia del suo ex fidanzato.

Sofia Castelli e Zakaria Atqaoui si erano fidanzati da ragazzini, quanto rivelato da alcuni conoscenti. Il killer - 23enne nato a Rivoli, provincia di Torino, ma di origini marocchine - era benvoluto dai genitori della sua vittima, ha raccontato un amico: "I genitori di Sofia lo trattavano come un figlio". La storia è proseguita con qualche interruzione - "si erano lasciati un paio di volte e poi si erano rimessi insieme, come capita sempre tra ragazzi" - fino alla rottura definitiva nell'ultimo periodo.

Come già anticipato, la giovane vita di Sofia Castelli è stata spezzata proprio dall'ex al culmine di una lite. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e hanno anche sentito l'amica della vittima che ha trascorso la serata insieme a lei. Da individuare anche il movente del truculento assassinio.

Tanti i commenti pubblicati sul profilo Instagram della ventenne: "Sono senza parole. Amore mio sarai l'angelo più bello", "Riposa in pace principessa, non meritavi tutto questo", "È così ingiusto... riposa in pace Sofia".

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