Avrebbe afferrato di corsa la pistola che deteneva regolarmente in casa, sparando in aria quattro colpi a scopo intimidatorio. Il motivo? Si sarebbe accorto della presenza di alcuni malviventi in procinto di entrare, dopo essersi arrampicati sul tetto, ed avrebbe agito per metterli in fuga. Ma per quanto preso dalla frenesia e dalla preoccupazione del momento, non avrebbe a quanto pare dovuto proprio aprire il fuoco: per questo motivo è stato infatti denunciato per esplosioni pericolose. Protagonista della vicenda dai tratti surreali che arriva da Monasterolo Torinese, un paese di circa 1.200 abitanti situato nell'hinterland di Torino, è un uomo di 35 anni residente nella frazione di Cafasse. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, l'episodio in questione si sarebbe concretizzato nelle scorse ore. Il trentacinquenne, operaio incensurato, si sarebbe svegliato nella notte a causa di alcuni rumori provenienti dall'esterno.
Si sarebbe quindi alzato dal letto e non avrebbe impiegato molto tempo a capire quel che stava accadendo: stando a quanto ricostruito, alcuni malviventi si sarebbero arrampicati sul tetto della sua abitazione e stavano a quanto pare cercando di introdursi all'interno. A quel punto, il trentacinquenne sarebbe corso a prendere l'arma, regolarmente detenuta, ed avrebbe aperto il fuoco: avrebbe sparato per quattro volte in aria, con l'obiettivo di spaventare i malviventi ed indurli ad andarsene. E questi ultimi avrebbero effettivamente abbandonato il campo, ma i problemi per il padrone di casa sarebbero iniziati da lì a poco. L'operaio si sarebbe infatti recato dai carabinieri della compagnia di Venaria Reale a seguito dell'accaduto, per sporgere denuncia alla luce del tentato furto. Avrebbe quindi fornito ai militari dell'Arma la propria versione dei fatti, aggiungendo poi di aver aperto il fuoco in quanto preoccupato dalla presenza dei presunti ladri ed intenzionato in primis a proteggere i propri familiari.
"Avevo paura per la mia famiglia - le sue parole, riportate dal quotidiano La Stampa - ecco perché ho aperto il fuoco". Una ricostruzione che non deve aver convinto del tutto gli operatori, a posteriori: il trentacinquenne ha come detto rimediato una denuncia per esplosioni pericolose, con la pistola utilizzata che gli è stata sequestrata dagli esponenti delle forze dell'ordine.
Un episodio concretizzatosi peraltro a pochi giorni di distanza dalla condanna a 17 anni di Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour condannato per duplice omicidio volontario dopo aver sparato ed ucciso i due rapinatori che il 28 aprile del 2021 fecero irruzione nel suo negozio. Una storia che sta facendo discutere a livello nazionale. E l'attenzione sull'argomento resta dunque particolarmente alta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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