Denise Galatà, la studentessa morta nel fiume Lao: ora ci sono 10 indagati

La procura di Castrovillari indaga su dieci persone nell'inchiesta avviata per fare chiarezza sulla morte di Denise Galatà, la studentessa di 19 anni che ha perso la vita nelle acque del fiume Lao

Denise Galatà, la studentessa morta nel fiume Lao: ora ci sono 10 indagati
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Ci sono novità circa la triste vicenda di Denise Galatà, la studentessa di 19 anni caduta martedì scorso nelle acque del fiume Lao a Laino Borgo, sul Pollino, in provincia di Cosenza. La giovane faceva parte di un gruppo di 40 persone, composto da 35 studenti e 4 insegnanti del Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena, e stava facendo rafting durante un'escursione programmata dalla scuola, quando è stata sbalzata fuori da uno dei sette gommoni, finendo nel torrente. È notizia di oggi che nell'inchiesta avviata dalla Procura di Castrovillari sono presenti ben dieci nomi di soggetti indagati. Fra questi figura anche il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo.

Gli indagati

Sono dieci, dunque, le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Denise Galatà. Si tratta, come riportato dal portale online lacnews24.it, del presidente del Canoa Club Lago Pollino Giuseppe Cosenza, del vicepresindete del Canoa Club Riccardo D'Onofrio, del sindaco di Laino Borgo Mariangelina Russo e delle sette guide incaricate di accompagnare gli studenti durante l'escursione sulle acque del fiume Lao, vale a dire Raffaele Cosenza, Luigi Cosenza, Giampiero Bellavita, Gabriel Alacom Correa, Raffaele De Mare, Francesco De Stefano e Camila Andrea Ortegallancafilo.

È un atto dovuto indispensabile per consentire la nomina di un perito di parte che si occuperà di effettuare i necessari accertamenti.

Disposta l'autopsia

Intanto il pubblico ministero Simona Manera ha dato disposizioni affinché venga eseguito un esame autoptico sul corpo della giovane. Il dottor Biagio Solarino è stato nominato in qualità di consulente medico. L'autopsia, fanno sapere le autorità, si svolgerà presso l'ospedale di Rossano e sarà fondamentale per stabile le cause della morte di Denise. Al momento l'ipotesi più seguita è che la ragazza sia deceduta per annegamento, ma gli inquirenti non possono escludere alcuna pista.

Le indagini

Nel frattempo anche i carabinieri compagnia di Castrovillari hanno raccolto diverse testimonianze relative all'accaduto. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni la discesa in gommone sul Lao si era rivelata più difficoltosa del previsto a causa della portata del fiume. Sembra addirittura che si fossero verificare altre cadute in acqua, prima che accadesse a Denise, ma in quel caso nessuno aveva rischiato la vita. Da qui la necessità di comprendere se, considerati i pericoli, l'escursione andasse o meno sospesa per garantire la sicurezza dei ragazzi.

Gli inquirenti hanno inoltre deciso di sottoporre a sequestro la Pollino Rafting, società che si è

occupata dell'organizzazione del rafting sul fiume. Il sindaco di Papasidero Fiorenzo Conte ha invece recentemente firmato un'ordinanza in cui viene interdetto ogni accesso al fiume Lao, almeno fino a data da stabilirsi.

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