"Chiedo scusa per il gesto". Uccide la moglie malata, poi se stesso

Un ottantenne di Firenze si è tolto la vita dopo aver ucciso la moglie, che versava in gravissime condizioni di salute. Prima di agire nella villetta di Coverciano nella quale vivevano, l'uomo avrebbe lasciato un biglietto chiedendo scusa per il suo gesto

"Chiedo scusa per il gesto". Uccide la moglie malata, poi se stesso

Ha scritto un biglietto destinato a familiari e conoscenti, nel quale chiedeva scusa per quel che avrebbe poi fatto. Lo ha posto in bella vista, in modo tale da risultare immediatamente visibile a chiunque aprisse la porta d'ingresso. E poi, dopo aver ucciso la moglie gravemente malata, si sarebbe tolto la vita. Protagonista della vicenda concretizzatasi nelle scorse ore a Firenze è un pensionato di 80 anni, che stando alla principale pista seguita dagli inquirenti avrebbe agito per disperazione dopo aver constatato l'evolversi inesorabile della malattia che aveva colpito la consorte (un'ottantenne di origini francesi). Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione, a rafforzare questa ipotesi ci sarebbe anche un foglio che le forze dell'ordine hanno trovato all'interno della villetta a schiera nel quartiere fiorentino di Coverciano dove la coppia viveva ormai da anni.

"Chiedo scusa per questo gesto", la frase che l'anziano vi aveva scritto a penna prima di agire. Il pubblico ministero Marco Mescolini ha già provveduto a disporre tutti gli accertamenti necessari a ricostruire la dinamica dei fatti, ma i primi rilievi della scientifica sembrerebbero già tracciare un primo quadro esauriente, combaciando con gli indizi raccolti dalla polizia. Nel vicinato, tutti sembravano a conoscenza delle gravissime condizioni di salute nelle quali versava l'anziana, anche se nessuno si aspettava un epilogo del genere, infatti, più di un vicino non ha nascosto incredulità e sgomento per quanto successo. Il marito avrebbe pianificato l'azione quando si è reso conto che alla moglie non sarebbe rimasto molto tempo da vivere. E che lui stesso, a quanto pare, era stato aggredito dal medesimo male che attanagliava la compagna con la quale aveva condiviso buona parte della sua esistenza.

Sempre secondo gli investigatori quindi, l'uomo avrebbe utilizzato dei lacci per asfissiarla. E una volta compiuta questa operazioni, si sarebbe suicidato con l'utilizzo di un cavo elettrico. La terribile scoperta è toccata al figlio della coppia, un uomo di 52 anni: quest'ultimo aveva sentito al telefono i genitori ieri mattina, poche ore prima della tragedia, ed aveva espresso loro l'intenzione di andarli a trovare nel pomeriggio per trascorrere qualche ora insieme.

Un proposito che ha poi mantenuto, anche se non poteva prevedere quel che avrebbe trovato dopo essere entrato in casa: sia il padre che la madre giacevano riversi al suolo, esanimi. Le indagini continuano e presto potrebbero emergere nuovi indizi, anche se restano pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un drammatico omicidio-suicidio.

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