Morte in conseguenza di altro reato, nello specifico reato di maltrattamenti. È questa l'ipotesi per cui è indagato Davide Falcetta, la cui fidanzata Claudia De Chirico si è tolta la vita a ridosso del Natale 2016.
Ad attestare i maltrattamenti che avrebbero portato Claudia, 22 anni all’epoca dei fatti, al suicidio, ci sono alcuni messaggi, che sono stati inclusi, come riporta Repubblica, nel provvedimento di “bocciatura” della quarta richiesta di archiviazione da parte della procura e di iscrizione nel registro degli indagati per Falcetta. Il provvedimento porta la firma di Marina Chiddo, giudice di Trani, la conseguenza è che ora si indagherà più a fondo.
E lo si farà proprio a partire da questi messaggi, che sono del tenore di “Se non sparisci ti pesto”, “Me le stai tirando le mazzate” e “Ucciditi”, e risalirebbero appunto all’autunno 2016. Queste chat non sarebbero state riversate in un fascicolo e solo diverso tempo più tardi sarebbero state rinvenute, sebbene inviate da Falcetta a un brigadiere.
E ci sarebbe di più. In una chat Claudia ha scritto al fidanzato: “Tu mi hai picchiata ma ho detto che sono caduta”. La giovane sarebbe stata in ospedale dopo le botte, ma non avrebbe denunciato per non giungere a una rottura. Ma a un’amica rivelava: “Non è vero che sono caduta, ieri mi ha alzato le mani”.
L’ipotesi della giudice Chiddo è che l’uomo avrebbe mostrato attraverso questi dialoghi virtuali la sua natura violenta, mentre Claudia non si sarebbe opposta per la propria fragilità. Una situazione di maltrattamenti abbastanza tipica, se la giustizia dovesse provare che questi sono avvenuti. Intanto la giudice scrive di “progressiva nullificazione della propria persona” riferendosi alla giovane che oggi avrebbe 30 anni.
Tutto precipita il 22 dicembre 2016. La coppia, lui 25enne all’epoca dei fatti, va a una festa di matrimonio: l’evento è seguito da una lite in cui Falcetta avrebbe schiaffeggiato Claudia, come testimoniato da un benzinaio - sebbene Falcetta racconti un’altra storia. Dopo la lite si separano: lei, sola e ubriaca nella notte, viene ritrovata impiccata con il cavo della ricarica dello smartphone in un sottopassaggio ferroviario di Terlizzi con ancora indosso il suo abito da cerimonia.
La famiglia di Claudia, le cui istanze sono tutelate dall’avvocato Bepi Maralfa, non si mai arresa nell’intento di ottenere giustizia.
Ne è emerso un presunto quadro di violenze, di abusi e di paura dell’abbandono da parte di Claudia, mentre Falcetta avrebbe raccontato in merito alle liti versioni che, la giudice ne è convinta, devono essere approfondite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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