C'è chi trascorre la notte a dormire e chi a tracciare i movimenti del vicino. Figuriamoci, poi, se si tratta di un piemontese o lombardo, coi tempi che corrono può far ancora di più drizzare le antenne. E così scatta la "caccia all'untore" con i cittadini impauriti che corrono a segnalare la presenza dei "foresti", nel timore che possano trasmettere il famigerato Coronavirus. A fronte delle tante segnalazioni di questi giorni, il Comune di Bordighera, nota località turistica della Riviera ligure di Ponente, in provincia di Imperia, ha sguinzagliato gli "007" della polizia locale, che hanno organizzato servizi fuori dal casello dell'Autofiori.
Non si tratta del classico posto di controllo, in cui si fermano i veicoli per controllare la regolarità dei documenti e le generalità del conducente; ma di un vero e proprio servizio di intelligence, con apparecchiature tecnologiche all'avanguardia. A iniziare dal cosiddetto "Sistema Falco", uno scanner in grado di leggere le targhe dei veicoli, collegato in tempo reale con la banca dati della Motorizzazione.
A parte fornirci informazioni sulla validità dell'assicurazione o su eventuali provvedimenti di sequestro nei confronti di quel veicolo, il sistema fornisce tutti i dati anagrafici dell'intestatario e da quest'ultimi prende il via l'indagine. Da nome, cognome e provenienza, infatti, è possibile capire se l'intestatario del mezzo è residente in città, ma soprattutto se possiede una seconda casa e, in caso affermativo, in quale via o circoscrizione. Un tale sistema di controllo veniva già utilizzato in passato per scovare i "furbetti" della prima casa, che facevano passare come prima abitazione l'alloggio al mare, per evitare di pagare l'Imu.
La scorsa notte sono già stati identificati dodici veicoli, sui quali sono in corso indagini. Il fatto di abitare a Milano o a Torino, non significa essere fuorilegge. Ma attenzione: se il lombardo o piemontese ha la residenza in Riviera, tutto bene: basta che al suo arrivo denunci la propria presenza e stia in quarantena. Se invece si scopre che l'intestatario della seconda casa abita altrove - non solo al Nord, ma in qualsiasi altra regione d'Italia - scatta la denuncia, se il trasferimento a Bordighera non è supportato da una motivata giustificazione.
“Si sono intensificate le segnalazioni dei cittadini al 112, che informano le forze dell’ordine di nuovi arrivi nelle seconde case, in orario notturno – afferma il sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito -.
Ancora oggi procedono le denunce di chi viene trovato a girare in città, senza un adeguato motivo”. L’ultima segnalazione è quella di una turista di Torino sorpresa a passeggiare sul molo del porto, che ha dichiarato di trovarsi a Bordighera dallo scorso 10 marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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