Mentre il governo è ancora indeciso se revocare o meno le concessioni autostradali alla famiglia Benetton, mentre proseguono a tappe forzate i lavori di ricostruzione del ponte Morandi ormai demolito e mentre vanno avanti le indagini della Procura di Genova connesse alle responsabilità legate al crollo del viadotto, l'attenzione degli amici e dei familiari della tragedia del 14 agosto 2018 è tutta per la maxi buonuscita versata a Giovanni Castellucci. Ex ad e dg di Autostrade e Atlantia, Castellucci si è dimesso in accordo con i vertici della società spiegando al Corriere della Sera di non essere "un uomo per tutte le stagioni". Un addio redditizio per Castellucci, che si è intascato una liquidazione multimilionaria da 13 milioni di euro. Somma a cui aggiungere altri benefit, tra cui la copertura delle spese legali, quella assicurativa che tutela il suo patrimonio in caso di richieste di risarcimento, di casa e auto aziendale per i prossimi 12 mesi, oltre a un quantitativo di stock option per un valore di circa 7 milioni di euro. In tutto 20 milioni più la tutela dalle possibili ripercussioni economiche dei processi legati al crollo del viadotto sul torrente Polcevera.
Si chiude così un'era per il gruppo Autostrade, dove Castellucci era entrato nel 2001 per essere poi promosso in Atlantia, la holding del gruppo. Ma non si arresta, anzi, aumenta ancora di più la rabbia dei familiari e degli amici dei morti nella tragedia del Morandi, che sui social parlano di "insulto alla memoria delle vittime". Commentando questa notizia, Massimo scrive: "Ad #Autostrade #Castellucci si dimette e poverino gli regalano 13 mln di euro. Alle famiglie delle vittime del #morandi solo 1,2 milioni di euro. Ma le vogliamo togliere le concessioni a questi maledetti?". Alessandra aggiunge: "C'è chi muore in autostrada e chi incassa miliardi. Ma pensano davvero che queste dimissioni, risolvano il problema?", mentre l'utente Sovranista si rivolge al governo: "Quei soldi (13 MILIONI DI EURO) vanno sequestrati e dati ai parenti delle vittime. Uno Stato serio e sovrano farebbe così".
Incassata la liquidazione, Castellucci ha commentato: "Quella del ponte Morandi è una tragedia di cui noi tutti non ci facciamo umanamente una ragione e di cui i tecnici non si capacitano ancora". Sempre al Corriere della Sera, l'ex manager di Autostrade e Atlantia ha spiegato a proposito del crollo del viadotto che "nei prossimi mesi, con il secondo incidente probatorio, si proverà a capirne le cause. E quanto queste siano collegate con gli importanti difetti e difformità di costruzione del Ponte che i tecnici hanno evidenziato. Di sicuro - ha detto Castellucci - c'è che il Ponte era stato visto e studiato da tanti tecnici.
E nessuno aveva evidenziato pericoli per la sicurezza dell'infrastruttura". E ha concluso: "Lasciare è stata una decisione mia, condivisa con il cda. Un anno fa mi sono fatto carico di portare avanti il gruppo su richiesta degli azionisti. Non è stato facile, ma era doveroso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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