C'è preoccupazione nella zona compresa fra Brescia e Cremona a causa della morte di circa 4 milioni di api, decedute in appena 2 giorni. Si sa poco o nulla delle cause che possono aver provocato la scomparsa di questi preziosi insetti, così importanti per l'ecosistema e per l'uomo: sulla vicenda sta indagando l'Ats di Brescia e Cremona così come il corpo forestale.
Una "catastrofe", così il fenomeno è stato definito dalla Coldiretti-Brescia, assai preoccupata per l'accaduto.
Secondo quanto riferito dal "Giornale di Brescia", sarebbero oltre 130 le famiglie di api colpite in sole 48 ore. Il fenomeno ha interessato un'area di 6 chilomentri, toccando i paesi bresciani di Acqualunga, nella frazione di Borgo San Giacomo, Bompensiero e Villagana, facenti parte invece della frazione di Villachiara. Del cremonese, invece, sono stati colpiti le località di Genivolta e Azzanello.
Disperato Edoardo Mombelli, uno degli apicoltori di Quinzano d'Oglio (Brescia). Intervistato dal quotidiano bresciano, commenta la gravissima situazione: "Nella mia esperienza di apicoltore non ho mai assistito a un fenomeno così violento e massiccio, davvero inspiegabile anche per i colleghi apicoltori della zona. Il bilancio è pesante e ancora non definitivo, ma ci impegneremo per ripristinare quanto prima il patrimonio apistico locale. Fortunatamente si tratta di un'area circoscritta, le arnie situate nei comuni limitrofi e in altre zone della provincia non hanno registrato problemi".
Fondamentale comprendere al più presto cosa possa aver provocato la moria, così da impedire che il fenomeno si possa estendere anche ad altre zone. Importante il danno riportato dalle aziende bresciane: soltanto nella provincia, infatti, si producono tonnellate di miele, ma anche di cera e propoli.
Secondo quanto riferito da Coldiretti-Brescia, che sta seguendo con la massima attenzione il caso, gli uomini della forestale insieme alle autorità sanitarie avrebbero già provveduto a raccogliere dei campioni di miele ed a catturare alcune api. Gli insetti, insieme al loro principale prodotto, saranno esaminati nella speranza di riuscire a carpire qualche informazione in più. La prima ipotesi è l'avvelenameto causato da qualche prodotto chimico.
La moria di api è ormai un problema serio che riguarda tutto il mondo. Stando agli ultimi studi dell'università di Berna si tratta infatti di un fenomeno in costante e preoccupante aumento. Una specie su dieci è a rischio estinzione.
Un disastro annunciato, se si considera che la presenza delle api è fondamentale anche per la sopravvivenza del 90% di piante selvatiche da fiore, le quali necessitano anche di questi piccoli insetti per riprodursi tramite impollinazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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