L'arrivo della cosiddetta variante Omicron ha decisamente mutato lo scenario dal punto di vista sanitario, tanto che alcuni Paesi hanno deciso di allentare le restrizioni imposte ai propri cittadini per arginare il contagio.
Ma quali sarebbero i sintomi che maggiormente riconducono ad Omicron? A dircelo è uno studio sudafricano, nel quale vengono riportati alcuni segnali riscontrati più frequentemente nei pazienti che hanno contratto questa mutazione del Sars-Cov-2. Non solo mal di gola, congestione nasale, tosse secca e mal di schiena: a detta degli esperti, che hanno effettuato delle ricerche su un campione di 78mila casi, i sintomi della Omicron sarebbero almeno otto, ed alcuni non devono comunque essere sottovalutati.
Come abbiamo detto, al primo posto ci sono mal di testa, mal di schiena localizzato principalmente nella zona lombare, naso che cola accompagnato da congestione e mal di gola. Ad aggiungersi all'elenco, però, anche un senso di stanchezza ed affaticamento, starnuti frequenti, sudorazione notturna e dolori muscolari. Questo, dunque, il risultato degli ultimi studi.
Particolare importanza viene data alla sudorazione notturna, un sintomo nuovo rispetto ai precedenti. Mentre invece è stato visto che problematiche come perdita dell'olfatto e del gusto si verificherebbero con minor frequenza. Stesso discorso per quanto riguarda la febbre, che si starebbe presentando meno spesso. In un report della Uk Health Security Agency, basato sullo studio di 180mila casi di Omicron e 88mila di Delta, viene evidenziato che il mal di gola si presenta di più nei contagiati da Omicron, mentre la perdita di gusto e olfatto viene riscontrato di più nella Delta.
Per quanto concerne la trasmissibilità della variante, uno studio giapponese spiega che il culmine della diffusione virale si verificherebbe più tardi rispetto alle altre varianti.L'Oms, in ogni caso, ha segnalato altri sintomi ai quali prestare attenzione, come diarrea e confusione, perdita di appetito, eruzioni cutenee ed irritazione oculare.
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