Continua l'assalto alle coste italiane: 800 immigrati in 24 ore

Tra Calabria e Sicilia, gli ultimi giorni sono stati caotici sul fronte dei migranti, con numeri che non possono più essere sostenibili per l'accoglienza

Continua l'assalto alle coste italiane: 800 immigrati in 24 ore

Sono riprese a pieno ritmo le partenze dei migranti per l'Italia e, di conseguenza, anche gli sbarchi sulle nostre coste. A Lampedusa, nella giornata di ieri, sono arrivati numerosi barchini con centinaia di persone a bordo, che hanno portato l'hotspot a superare nuovamente le 500 unità. Il ritmo degli sbarchi, infatti, è nuovamente superiore a quello dei trasferimenti, il che rende la gestione dei migranti ancora più complicata. Ma anche in Calabria la situazione è drammatica: nella notte sono sbarcati a Crotone oltre 450 persone recuperate in mare dalle motovedette della guardia costiera. Calabria e Sicilia sono al collasso mentre non sembra arrestarsi l'ondata di arrivi.

Caos in Sicilia: sbarchi e risse

Nella notte, a Lampedusa si è verificato l'ennesimo maxi sbarco della giornata. Con un solo evento sono approdati 119 egiziani, pachistani, bengalesi e siriani. I migranti viaggiavano su una lancia libica di 15 metri salpata da Zajiya, in Libia. Sono stati intercettati a 3 miglia dalla costa da una motovedetta della guardia costiera. L'evento precedente, invece, ha portato a Lampedusa 21 egiziani a bordo di un peschereccio partito da Zuware, sempre in Libia. Col terzo evento, invece, sono sbarcati sull'isola 20 migranti che hanno dichiarato di provenire da Guinea e Costa d'Avorio e che sono partiti da Sfax, in Tunisia. Col secondo e terzo sbarco sono state ben 184 le persone portate a Lampedusa. Entrambi i barchini sono salpati dalla Libia, uno da Sabratah e uno da Alzawia. A bordo egiziani, siriani, pakistani, bengalesi e ghanesi. E a tutti questi se ne aggiungono ulteriori 20 sbarcati nella notte, per un totale di 364 arrivi a Lampedusa, dove l'hotspot è di nuovo in crisi con 535 persone ospitate a fronte di 350 posti disponibili.

A Messina, sempre nella giornata di ieri, sono arrivate 250 persone facenti parte di un gruppo di 500 recuperato al largo delle coste libiche dalle motovedette italiane. L'altra metà è stata trasferita in Calabria. Ma nel frattempo, in Sicilia, è scoppiata una grave rissa in un centro di accoglienza per minori di Agrigento. Qui, quattro giovani stranieri sono stati identificati e denunciati dopo essersi affrontati a colpi di spranghe e di sedie. Solo l'intervento delle forze dell'ordine ha potuto sedare gli animi. La lite sarebbe scoppiata a causa di rumori molesti che avrebbero impedito a due di loro di prendere sonno. Uno dei quattro ha rimediato una frattura al polso. Gli altri tre sono stati medicati in ospedale per traumi e ferite di minore entità.

"Rissa a colpi di spranghe e bastoni nel centro di accoglienza per minori in pieno centro ad Agrigento, oltre a sbarchi continui e violenze. La Sicilia è sotto pressione da Messina ad Agrigento: il 25 settembre credo che i cittadini volteranno finalmente pagina dopo i disastri di Pd e 5stelle", ha detto Matteo Salvini, facendo un recap della grave situazione che si sta verificando in Sicilia ormai da tempo.

Mille migranti in tre giorni in Calabria

Nella tarda serata di ieri, sono giunti nel porto di Crotone 430 migranti soccorsi in mattinata al largo di Capo Spartivento da unità della Guardia costiera. Erano a bordo di un peschereccio alla deriva quando sono stati intercettati e trasbordati sulle navi della capitaneria di porto, i pattugliatori "Corsi" e "Peluso". In un primo momento era previsto che una parte di loro fosse portata a Messina. Invece entrambe le unità navali della capitaneria di porto sono arrivata nel porto calabrese, probabilmente per una situazione già di estrema difficoltà a Messina dopo l'arrivo dei 250 migranti poche ore prima.

"Assalto alla Calabria con centinaia di barconi e migliaia di migranti! Un vero esodo che ha invaso il nostro territorio e che ha messo in gravi difficoltà le istituzioni che non riescono a programmare e integrare chi proviene da guerre e situazioni di invivibilità", ha dichiarato il commissario della Lega in Calabria, Francesco Saccomanno.

In Calabria, l'accoglienza indiscriminata che rende impossibile la gestione dei flussi, porta alla nascita di situazioni di estremo degrado, come le bidonville denunciate dal commissario: "È ora di rendersi conto che la politica della sinistra è completamente fallita e che bisogna ritornare alla difesa strenua dei confini, anche a costo di finire sotto processi farsa".

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