Gli abusi avvenuti all'interno di ambienti ecclesiastici continuano a interessare le cronache.
Monsignor Carlo Maria Viganò, l'ecclesiastico che ha chiesto a Bergoglio di dimettersi per il tramite di un memorandum di undici pagine, è tornato a scrivere. Questa volta, però, il destinatario della lettera è l'ex cardinal Theodore McCarrick, "Zio Ted", come veniva chiamato in certi ambienti statunitensi.
Il Vaticano, qualche mese fa, ha chiarito come l'indagine interna sul caso McCarrick stia procedendo. Qualcuno ipotizza che l'inchiesta possa toccare periodi antecedenti a questo, quindi in qualche modo coinvolgere altri papi e altri pontificati. Papa Francesco, che ha 'sporporato' McCarrick dopo che l'arcidiocesi di New York ha dichiarato "credibili" alcune accuse riferite ad abusi e avanzate nei confronti di "Zio Ted", ha specificato altresì che questo genere di comportamenti non verrà mai più tollerato.
La vicenda ci ha accompagnato nel corso del 2018, pure perché monsignor Viganò, oltre a presentare un quadro secondo cui il Santo Padre era stato messo da tempo a conoscenza di quanto contestato a McCarrick, ha scritto altre missive. Nell'ultima, in ordine di tempo, ha domandato all'ex cardinale di pentirsi pubblicamente. McCarrick, che ha ricoperto pure l'incarico di arcivescovo di Washington, oggi vive una vita di preghiera e penitenza in un monastero negli States. E secondo Viganò fare il bene della Chiesa cattolica. Come? "Si penta pubblicamente dei suoi peccati - consiglia l'italiano - così che la Chiesa ne gioisca e lei abbia a presentarsi davanti al tribunale di Nostro Signore purificato dal Suo sangue. La prego - insiste Viganò - , non renda vano per lei il Suo sacrificio sulla croce".
"Il tempo sta per finire - scrive ancora il monsignore, come si legge pure su Vatican Insider - , ma lei - aggiunge - può ancora confessare e pentirsi dei suoi peccati, crimini e sacrilegi, e farlo pubblicamente, dato che essi sono diventati pubblici. La sua salvezza eterna - ammonisce - è a rischio". La questione presentata sfiora anche l' escatologia oltre a soffermarsi su quello che, stando alla visione di Viganò, sarebbe giusto fare.
Alcuni tra quelli che si occupano di questioni vaticane, tralasciando per un attimo la missiva di Viganò, si domandano se McCarrick sia destinato o no a essere dimesso dallo stato clericale. Il pontefice argentino ha convocato tutti in Santa Sede: gli episcopati, a febbraio, dovranno confrontarsi sul tema della prevenzione degli abusi ai danni dei minori e dei cosiddetti adulti vulnerabili.
Possibile che il Santo Padre, in quella circostanza, provveda a modificare la prassi, introducendo le dimissioni
dallo stato clericale come conseguenza diretta per coloro che vengono giudicati colpevoli di abusi. Sarebbe una mossa utile, magari, a spiazzare e a smentire i critici più convinti dell'operato del papa regnante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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