Chiedeva l’elemosina per strada, con sempre maggiore insistenza, spesso anche in maniera aggressiva, insultando i passanti che si rifiutavano di versare l’obolo. Lei, una mendicante romena, è stata la prima destinataria, in provincia di Imperia, della nuova normativa sull’accattonaggio contenuta nel Decreto Salvini.
Gli agenti del commissariato di Ventimiglia le hanno così sequestrato l’elemosina raccolta durante la giornata, circa venti euro, e alcuni cartelli di quelli utilizzati per impietosire i passanti, con frasi del tipo “Ho fame”. Ma non è tutto. L'hanno anche denunciata e pur trattandosi di una cittadina comunitaria, considerati i precedenti a suo carico, tra cui la resistenza a pubblico ufficiale, nei suoi confronti sono state avviate le procedure per il rimpatrio in Romania.
La polizia ha così applicato il nuovo articolo 669bis del codice penale, introdotto dall'articolo 21-quater della Legge n. 132/2018, il quale prevede che "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque esercita l'accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l'altrui pietà, è punito con la pena dell'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da euro 3.000 a euro 6.000. E' sempre disposto il sequestro delle cose che sono servite o sono state destinate a commettere l'illecito o che ne costituiscono il provento”.
La formula del rimpatrio, già applicata anche in passato, aveva consentito di allontanare diversi mendicanti
comunitari segnalati nel centro di Oneglia, a Imperia. In tutti i casi, si trattava di soggetti già colpiti da diversi fogli di via obbligatorio - nel caso della romena, fino al 2021 - che tuttavia non sono mai stati rispettati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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