Anche a Cartabianca si è discusso delle proteste di Trieste, dove lunedì 18 ottobre la polizia ha usato il pugno di ferro per sgomberare i portuali e i manifestanti dal varco del porto occupato da venerdì 15ottobre in protesta contro il Green pass. Le forze dell'ordine sono intervenute con gli idranti per allontare i presenti e permettere la regolare fruizione del porto. In favore dei manifestanti è arrivata la mano tesa di Gianluigi Paragone, ancora presente a Trieste e in collegamento con Bianca Berlinguer. L'esponente di Italexit è fermamente contrario sia al vaccino che al Green pass, tanto che durante la diretta ha dichiarato che non entrerà in Senato ma si collegherà con l'Aula dalla chiesa di San Luigi dei francesi, poco distante da palazzo Madama.
La discussione in studio si è accesa sul nodo dei tamponi, che Paragone vorrebbe fossero gratis per tutti. In studio con Bianca Berlinguer erano presenti il giornalista Paolo Mieli e Luigi Scordamaglia (consigliere delegato Filiera Italia), mentre in collegamento, oltre a Gianluigi Paragone, c'era nuovamente Massimo Galli. Ed è proprio il professore a essere stato maggiormente tranchant nei confronti del senatore, quando è stato interpellato per commentare le dichiarazioni di Gianluigi Paragone. "Senza offesa, vorrei essere altrove a occuparmi di cose più importanti", ha detto Massimo Galli.
Il professore, visto che comunque non si trovava altrove ma ha accettato l'invito di Bianca Berlinger, ha comunque detto la sua sull'argomento del momento: "Quello del tampone è un falso problema, perché per quanto sia stato concesso di fare così per tentare di tamponare, nell'ambito del discorso del Green pass...". Ma in quel momento, nell'impeto di rispondere a Galli, Paragone si è sovrapposto al professore, che ha sbottato: "Adesso stia buono". Davanti al rimbrotto della conduttrice, il senatore si è lamentato di essere "uno contro quattro". Ma la risposta di Massimo Galli è stata rapida e piccata: "In proporzione è anche di più rispetto al sentire della popolazione tutta che lei sia uno contro quattro".
Gianluigi Paragone ha proseguito nella sua battaglia, calcando la mano sul fatto che quello del Green pass sia "un tema non divisivo ma
discriminatorio". La posizione del parlamentare è chiara, così com'è evidente, numeri alla mano, che la percentuale di persone che la pensano come l'esponente di Italexit sia un'esigua minoranza rispetto al resto dei cittadini italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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