Adesso un vescovo si ribella al Papa e diserta il Sinodo sui giovani

Un vescovo olandese ha comunicato a papa Francesco che non parteciperà al Sinodo sui giovani previsto per ottobre. Vorrebbe una risposta del pontefice al cosiddetto "memoriale Viganò"

Adesso un vescovo si ribella al Papa e diserta il Sinodo sui giovani

Un vescovo olandese ha scelto di non partecipare al prossimo Sinodo sui giovani, che si terrà in ottobre. Monsignor Robertus Mutsaerts ha comunicato la sua decisione al pontefice argentino attraverso una lettera.

Dalla pubblicazione del "memoriale Viganò" in poi, i cosiddetti "ambienti tradizionalisti" hanno iniziato a interrogarsi sulla bontà di organizzare un Sinodo straordinario sugli abusi, piuttosto che procedere con quello già programmato relativo alle giovani generazioni. A spingere per questa soluzione sono soprattutto alcuni esponenti ecclesiastici americani. Magari gli stessi che per alcuni starebbero "complottando" contro il Santo Padre. Papa Francesco ha convocato in Vaticano i presidenti di tutte le Conferenze episcopali: a febbraio si discuterà di prevenzione degli abusi ai danni di minori e di adulti vulnerabili. Ma al presule in questione non sembra bastare.

"La pubblicazione del memoriale dell’arcivescovo Viganò – ha scritto Mutsaerts, così come si legge sul blog di Aldo Maria Valli – ha aperto gli occhi a molti. Sembra che i crimini di Theodore McCarrick e la doppia vita da lui condotta per molti anni siano stati resi possibili grazie alla copertura di numerosi alti prelati negli Stati Uniti d’America e a Roma". E ancora: "Il fascicolo su McCarrick sembra essere il sintomo di una crisi molto più grande nella Chiesa". Il caso del cardinale americano che avrebbe abusato di almeno un seminarista costituirebbe quindi una sorta di spartiacque per la storia della Chiesa cattolica. Vale la pena ricordare che è stato porprio l'ex arcivescovo di Buenos Aires a privare della berretta cardinaliza il prelato di Washington. Poi i motivi della mancata partecipazione del vescovo: "In queste circostanze, trovo estremamente difficile essere presente al sinodo dei giovani in ottobre. Come affrontare questioni riguardanti i giovani, quando nella nostra Chiesa non è nemmeno salvaguardata la sicurezza di base della gioventù?”. Prima di incontrare le giovani generazioni, sembra dire questo presule olandese, bisogna risolvere la questione legata agli abusi.

La missiva prosegue con la medesima proposta inoltrata, poco dopo l'emersione delle accuse mosse da Carlo Maria Viganò, da Charles Chaput, che oggi è l'arcivescovo metropolita di Philadelphia, dopo aver ricoperto lo stesso incarico a Denver: "Ecco perché - ha continuato Mutsaerts - , santità, considerando le circostanze, propongo di spostare il sinodo sulla gioventù in un altro momento. Invece, propongo di convocare con un breve preavviso un sinodo straordinario che discuta e approfondisca seriamente i problemi degli abusi sessuali e delle doppie vite dei chierici, per arrivare a un’indagine credibile e indipendente sul passato e decidere quali misure possono essere prese. Finché tutto questo non si realizzerà - ha proseguito - , è a mio avviso inopportuno incontrare te, Santo Padre, con i miei colleghi vescovi, su questioni riguardanti i giovani, come se tra i giovani e noi non fosse successo nulla e tutto potesse procedere come al solito".

Mutsaerts, per il tramite di una intervista, ha anche chiesto al pontefice di rispondere a Viganò sulla veridicità delle sue affermazioni. La Santa Sede, qualche giorno fa, ha fatto sapere che stanno per arrivare dei "chiarimenti".

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