In preda ai fumi dell’alcol e con una bottiglia di liquore in mano ha aggredito una giovane donna, colpevole di aver reagito alle insistenti avance e i poliziotti, per fermarlo, prima che le potesse far male, sono stati costretti a utilizzare lo spray al peperoncino per immobilizzare l’aggressore. E’ accaduto la scorsa notte a Ventimiglia.
L’uomo, un migrante somalo di 36 anni, uno dei tanti africani che stazionano al confine in attesa di espatriare in Francia, è stato quindi portato in pronto soccorso, a Bordighera, come previsto dal protocollo; quindi, in caserma dove è stato denunciato per molestie.
I fatti. Sono circa le 3, quando lo straniero adocchia un gruppo di donne sul lungomare Cavallotti. Inizia ad attaccare bottone con i soliti apprezzamenti, che diventano sempre più insistenti, specialmente nei confronti di una giovane sudamericana, che cerca di tirare dritto, allungando il passo.
Niente da fare. Lui continua a seguirle, pur barcollando. A quel punto, la donna, stufa di quelle avance, gli risponde in malo modo e subito dopo divampa la lite. L’africano le mette le mani addosso.
Fatalità proprio in quel momento sta transitando una pattuglia del commissariato, che nota i due a terra mentre si azzuffano.
Il somalo non sembra voler desistere. Alla fine, gli agenti spruzzano una “punta” di spray urticante al peperoncino, di quelli in dotazione. Una dose più che sufficiente per rendere inoffensivo l’aggressore, che ha subito mollato la presa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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