Lee Crane non credeva che sarebbe sopravvissuto. L'uomo, padre di una bambina di un anno - Lyla -, ha passato 2 mesi in ospedale dopo essere stato assalito e malmenato al termine di una serata con gli amici a Bolton, nella contea di Greater Manchester (Inghilterra). Mentre camminava verso casa lungo George Barton Street, un gruppo di ragazzotti gli si è avvicinato, cercando di parlare con lui; Lee ha accelerato il passo e si è diretto a casa. Dopo un po' di tempo, l'uomo è uscito nel vialetto di casa per fumarsi una sigaretta; non si sarebbe mai aspettato che il gruppo di hooligans lo stesse aspettando per tendergli un agguato.
I teppisti hanno ordinato a Lee di consegnargli il cellulare - un Samsung Galaxy A5 - e il relativo codice, ma non hanno aspettato la sua risposta: lo hanno picchiato selvaggiamente, con pugni e calci; un ragazzotto, in particolare, gli ha tirato un colpo particolarmente forte sul cranio e Lee ha perso conoscenza. Un vicino, sentendo il clamore provenire da sotto casa, è uscito per vedere cosa stesse succedendo: a quel punto della gang non c'era più traccia e Lee era steso in una pozza di sangue.
Dopo numerosi interventi, Lee si sta riprendendo lentamente, nonostante in futuro dovrà sottoporsi ad altre operazioni. "Ho cercato di difendermi, ma il dolore era insopportabile", ha rivelato Lee al Mirror: "Ho perso buona parte della memoria. Ma la cosa peggiore in assoluto, è stato dirlo a mia figlia Lyla: la piccola non è potuta venire a trovarmi per diverso tempo, perché il mio aspetto era orribile".
"Mia figlia dice che assomiglio a Frankenstein. All'inizio non ricordavo i nomi della mia famiglia o i vari compleanni, ma adesso sto meglio. Tra l'altro, sto cercando di farmi crescere i capelli, per coprire la parte di cranio che mi è stata asportata.
Ancora non capisco cos'ho fatto per meritarmi tutto questo".I teppisti che hanno assalito Lee sono ancora a piede libero e la polizia sta lavorando a pieno regime per catturarli e assicurarli alla giustizia.
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