Stando a quanto scritto dal gip di Milano Stefania Pepe, Niccolò Bettarini sarebbe potuto morire se i suoi amici non fossero intervenuti per tirarlo fuori dalla furia dei suoi aggressori che sabato notte lo hanno accoltellato fuori dalla discoteca Old Fashion.
Ora, però, questa storia già dai contorni agghiaccianti sta prendendo un'altra piega. Come scrive la Repubblica, infatti, l'aggressione brutale che ha subito il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura ricorda una consumata soltanto la settimana prima. Forse quel gruppo che ora si trova in carcere c'entra qualcosa?
Marco, 26 anni, milanese, studente universitario, nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 giugno, come Niccolò Bettarini, è nel privé dell'Old Fashion. Viene avvicinato da un ragazzo che gli intima di spostarsi perché lì dà fastidio. "Dopo un paio di minuti mi carica, si avventa contro di me - racconta il ragazzo a la Repubblica -. Mio cugino, che interviene per dividerci, si prende un pugno in faccia che gli rompe il setto nasale. Io vengo spinto e cado per terra, mi rialzo, cerco di andare via, ma mi colpiscono di nuovo, in due, in tre, forse in quattro".
Un racconto forse troppo simile a quello che gli amici di Niccolò hanno fornito agli inquirenti e proprio per questo al vaglio degli investigatori. E il ragazzo continua: "Provo a rialzarmi e mi spintonano violentemente contro un tavolino. La caduta mi provoca una ferita alla spalla, mentre loro continuano a colpirmi con calci e pugni".
Solo l'arrivo dei buttafuori mette fine al pesteggio e scongiura il peggio. "Io mi ritrovo con una frattura scomposta al pavimento orbitale e una ferita alla spalla, con trenta giorni di prognosi - conclude il ragazzo -. Mio cugino ha il naso rotto, si è operato giovedì".
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