“Mi hanno accerchiato e mi hanno gettato la telecamera a terra”. Irene Buscemi, giornalista e videomaker della trasmissione Tagadà condotta su La7 da Tiziana Panella, racconta in studio l’aggressione subita ad Alatri dove si trovava per documentare la fiaccolata organizzata in memoria Emanuele Morganti, il ventenne ucciso dopo una rissa nella notte tra venerdì e sabato notte.
La Buscemi si trova dentro un locale dove“a un certo punto è scoppiata una rissa furibonda tra gli amici e parenti di Emanuele Morganti: una parte, infatti, voleva convincere gli altri a partecipare a una spedizione punitiva nei confronti di alcuni ragazzi albanesi”. Quando ha cercato di riprendere l'episodio, però, alcuni di loro l’hanno aggredita. “Per molte ore sono rimasta senza telecamera”. I filmati sono stati cancellati, molto probabilmente dagli aggressori.
“Mi ha colpito il fatto che nessuno sia intervenuto in mia difesa e che nessuno abbia filmato quanto stava avvenendo col telefonino”, ha concluso la giornalista che ha denunciato l'aggressione alle forze dell’ordine.
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