Mentre le studentesse del Liceo Socrate di Roma portano avanti la loro battaglia pro-minigonna in classe, nella polemica interviene anche Alba Parietti. Lei, che delle gonne corte e dei micro abiti ha fatto il suo tratto distintivo negli anni degli esordi in televisione, non le manda a dire e lancia un monito alle studentesse: "La scuola è un luogo dove si va per studiare così come l’ufficio è un luogo dove si va per lavorare. L’abbigliamento deve essere dettato dal buongusto e non è il caso di indossare abiti succinti, cosa che si può fare invece in altre occasioni".
All'Huffington Post Alba Parietti è netta: sì alla minigonna per le occasioni mondane, non certo nelle aule scolastiche. E il discorso, tutt'altro che sessista - ci tiene a precisare la showgirl - deve riguardare anche gli studenti maschi: "Io non ne farei una questione di sessismo ma di buongusto. Questo vale anche per gli studenti maschi che non devono andare a scuola in canottiera, pantaloni corti e infradito. Tutto dovrebbe essere nell’ordine del buongusto e bisogna vestirsi in maniera adeguata rispetto al luogo in cui si va. Certamente ognuno è libero di vestirsi come vuole, una trans ad esempio è libera di indossare abiti femminili, ma non è necessario mancare di buongusto rispetto al luogo".
Ma le liceali romane a cedere proprio non ci stanno e al divieto di indossare la gonna corta a scuola imposto dalla vicepreside dell'Istituto Socrate alla Garbatella dicono no, invocando la libertà di espressione. Che poi la colpa non sarebbe neanche della gonna stessa, ma del famigerato banco a rotelle voluto con forza dalla ministra Azzolina. Quest'ultimo - vista la sua particolare conformazione - esporrebbe infatti le studentesse con gonna corta a troppa attenzione da parte dei professori. La questione alla fine sta tutta lì: "Ai prof può cadere l'occhio". Una frase che ormai è il simbolo del braccio di ferro tra le studentesse e la presidenza.
Così Alba Parietti lancia una stilettata all'indirizzo dei docenti scolastici.
Gettare l'occhio sotto il banco non si addice al ruolo, meglio tenere a bada i propri istinti, suggerisce la showgirl: "Un professore proprio per il ruolo che riveste dovrebbe tenere a bada l’istinto animale, se no non è più un educatore".
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