Un bicchiere di troppo. Anzi due: quello che hanno bevuto una donna e il suo avvocato. Entrambi finiti nella rete dei controlli dei carabinieri, che in periferia di Alghero hanno ritirato la patente sia alla signora che al legale, accorso in aiuto aiuto.
Facciamo un passo indietro. Dopo una cena con le amiche, la donna è salita in auto e si è messa alla guida per tornare a casa. Peccato che poco distante da lì ci fosse una pattuglia dell'Arma pronta a pizzicare chi aveva alzato troppo il gomito. La donna quando deve fornire patente e libretto sembra confusa, farfuglia qualcosa. E così i militari decidono di sottoporla all'alcoltest, che risulta positivo.
Visto che la donna non sembra in grado di tornare a casa da sola, i carabinieri la invitano a chiamare qualcuno che possa recuperare l'auto e riportarla a casa (nel frattempo infatti le era stata ritirata la patente). Forse infastidita dalla pensate sanzione, la donna allora chiama il suo avvocato.
Dopo qualche minuto il legale, scrive La Nuova Sardegna, il legale parcheggia a 200 metri dal posto di blocco. "Finalmente – dice allora la donna, secondo quanto riportato dal quotidiano locale – ma non capisco perché ha lasciato la sua auto così distante". Il motivo è semplice: anche lui viene da una festa e non ha lesinato con i bicchieri di alcol.
A quel punto i carabinieri porgono anche all'avvocato l'alcoltest. "Scusate, sono arrivato a piedi, che bisogno c'è di fare l'alcoltest?", chiede lui. "La vostra auto è quella lì", gli fa notare il militare. E così nuovo esame e altra patente ritirata.
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