Un Natale denso di tristezza e malinconia. Da ormai tre anni, la famiglia Partesana convive con il dolore, che diventa più vivo proprio il 24 dicembre, il giorno in cui Alessia venne uccisa dal compagno, nella loro casa di Bèe, nel comune di Verbania, dove vivevano insieme alla figlia di 4 anni.
Quella sera, l'uomo, di origine argentina, aveva impugnato un coltello da cucina e si era scagliato contro la donna, colpendola con 32 coltellate. Il cugino di Alessia, Luca Partesana, fu uno dei primi a raggiungere la casa e a trovare la figlia di 4 anni della coppia: "Ricorderò sempre quel giorno del delitto- ha raccontato a Libero- quando sono entrato in camera e l'ho trovata davanti alla televisione". Prima di chiederle cosa fosse successo, l'uomo voleva essere sicuro che la bambina avesse assistito alla scena, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, "la piccola si è rivolta a me e mi ha chiesto: 'Non lo vedi quel biglietto che ho fatto?' A quel punto mi sono avvicinato: aveva disegnato un uomo, una donna e una bambina. L'uomo era contrassegnato da una grossa croce rossa. A quel punto mi ha detto: 'Ho messo una croce perché gli uomini qui non possono più entrare'. Povera piccola".
Dopo la tragedia, per cui il compagno di Alessia è stato condannato a 16 anni, è stato nonno Franco ad occuparsi della bimba: "Mia nipote sta bene, cresce. Ma certe cose non le ha dimenticate- dice- Ha visto il sangue quella notte in quella casa e anche se non dice nulla, dentro sappiamo che soffre". E il dolore non può passare col passare del tempo: "Pochi giorni fa a scuola, ricordando il Natale e la madre, si è messa a piangere forte. I compagni l'hanno consolata, coccolata. Povera piccola, costretta a vivere senza mamma e con un padre assassino in carcere". Ora, la zia materna sta preparando le pratiche per poterla adottare.
Tre anni fa, una bambina di 4 anni ha perso la madre nel modo più atroce possibile: uccisa dall'uomo che avrebbe dovuto proteggerle. Ma fino ad oggi nonno Franco non avrebbe usufruito dei fondi per le vittime di femminicidio.
Il motivo? Secondo quanto riporta Libero, la domanda per riceverli era stata fatta dalla nonna, invece che dal nonno affidatario. "Mi hanno sconsigliato poi di presentarla, perché tanto quei fondi non arrivano mai- spiega- Siamo in Italia, solite cose. I fondi se vanno vanno ai soliti, magari non italiani. Meglio non parlare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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