Alitalia, nuova proroga per evitare il crac

Messa in pratica la prevedibile decisione del Mise. Intanto Salvini boccia Lotito: "Si occupa di far giocare dei ragazzi a pallone, li vedo due mondi abbastanza lontani"

Alitalia, nuova proroga per evitare il crac

Ci sarà tempo fino al 15 luglio per presentare l'offerta vincolante per Alitalia da parte di Ferrovie dello Stato. È questa la decisione intrapresa dal Mise: lo slittamento - fanno sapere fonti vicine al dossier - sarebbe dovuto al recente interesse mostrato da alcuni partner potenziali tra cui compagnie aeree e fondi di investimento. Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha comunque convocato i sindacati per mercoledì 3 luglio alle ore 15:00.

Lotito scaricato

L'ipotesi Lotito è stata nettamente bocciata da Matteo Salvini: "Qui si sta parlando di un'azienda che ha 11 mila dipendenti, che ha un potenziale partner americano con decine di miliardi di euro di fatturato e che si occupa di infrastrutture e di aeroplani. Lotito, per il momento, che mi risulti si occupa di far giocare dei ragazzi a pallone con alterne vicende e alterne fortune. Li vedo due mondi abbastanza lontani, onestamente. Se ci sono partner che si occupano di infrastrutture e di trasporti, io da utente sono più tranquillo". Invece la compagnia americana Delta ha fatto sapere di non aver "nessun commento su questo".

Michaela Biancofiore, parlamentare FI e Coordinatrice regionale del Trentino Alto Adige, si è detta sorpresa riguardo al fatto che "un capitano con il fiuto politico di Salvini attacchi un capitano d'impresa come Claudio Lotito, invece che apprezzarne il coraggio. Vivaddio finalmente c'è uno che si accolla i debiti di Alitalia e che vuole sanarla e il governo lo blocca? Uno che non è uno qualunque, è un imprenditore ruspante ma di finissima intelligenza che ha già dimostrato con la Lazio ma anche con le altre imprese di cui è titolare, di riuscire a sanarle e a portarle in attivo. Salvando con ciò, per altro, centinaia di posti di lavoro. Delude per altro che la Lega che si sforza di rappresentare le imprese quando c'è un grande imprenditore che si espone per salvare in questo caso la compagnia di bandiera italiana, lo beffeggi. Mi auguro che Salvini non sia virato troppo verso i 5 stelle e contagiato dalle loro idee sulla decrescita felice e sulla considerazione degli imprenditori come "prenditori" quando sono viceversa i pochi eroi rimasti a questo paese".

La reazione del patron della Lazio non si è fatta attendere, e in un colloquio telefonico con AGI ha dichiarato: "Sono completamente infastidito da questo atteggiamento, da parte di alcune persone che parlano a sproposito. Tanto è vero che già sto procedendo nei confronti di qualcuno, e mi riservo azioni legali contro chiunque parli a sproposito sulla mia persona". Il presidente biancoceleste si è poi sfogato: "Le persone parlano di me senza neanche sapere quello che dicono. Non conoscono i fatti e non conoscono me, allora mi chiedo come facciano a dare giudizi. Per ora sto in silenzio e ascolto, ma voglio ricordare che nella vita contano i fatti e le chiacchiere stanno a zero. Non mi sembra finora di essere intervenuto sulla vicenda o di avere fatto interviste. La verità è che cercano di sminuire la mia figura, o forse temono che possa accadere quello che loro vorrebbero che non accadesse".

L'attacco del Pd

In una nota il Partito democratico ha commentato duramente i continui rinvii del governo: "È in alto mare, non sa cosa fare sul dossier Alitalia e proroga ancora i termini per la presentazione di un'offerta vincolante. Di Maio e Toninelli prendono ancora tempo dopo aver detto nei giorni scorsi che non ci sarebbe stato bisogno di una proroga. Ancora non si vede uno straccio di piano industriale mentre continua a sfumare il prestito ponte, ovvero i soldi dei contribuenti, e aumenta la preoccupazione per i lavoratori. Continuano a brancolare nel buio come su tutti i dossier e su tutte le crisi industriali".

A rincarare la dose ci ha pensato Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti: "L'annuncio di una nuova proroga nella trattativa per Alitalia è una vergogna. Conferma che l'unica cosa di cui il governo è capace per affrontare la crisi dell'azienda è tirare a campare. È ormai chiaro che Di Maio e Toninelli non hanno alcuna strategia. Procedono a tentoni, improvvisano e seguono strade improbabili, preoccupati solo dai risvolti propagandistici della vicenda e mai per il destino dei lavoratori coinvolti e per quello industriale di Alitalia.

Il governo Lega-M5s conferma dunque di essere nemico dei lavoratori e anche dei soldi dei cittadini italiani perchè, come calcolato dai media, ogni giorno di proroga di questa situazione costa ai contribuenti circa 1 milione di euro".

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