Dopo la malaria e la chukungunya, arriva l'allarme tifo. Un caso è stato, infatti, registrato a Bolzano. A contrarre la grave malattia infettiva è stata una giovane dell'Asia meridionale che ha iniziato a sentirsi molto male dopo essere rientrata in Alto Adige da un viaggio in patria. Ricoverata nel reparto malattie infettive dell'ospedale San Maurizio di Bolzano, la donna è stata immediatamente messa in stato di isolamento.
Il tifo, concosiuto anche come febbre tifoidea, è una gravissima malattia che l'Occidente è riuscito ormai a debellare da diversi anni. Ora, però, torna a far paura sebbene si tratti soltanto di un singolo caso di contagio. L'asiatica, che vive in Alto Adige da diversi anni, è stata immediatamente portata all'ospedale San Maurizio non appena ha iniziato a sentirsi male e ad avere la febbre molto alta. E, quando le è stato diagnosticato il tifo, è stata ricoverata nel reparto malattie infettive e messa in stato di isolamento.
"La paziente reagisce bene alle cure antibiotiche", assicurano i sanitari spiegando che, al momento del ricovero, la giovane "accusava soltanto la febbre e non altri sintomi tipici della malattia". "Il tifo - fanno poi notare - si trasmette per ingestione di acqua o cibi contaminati dal batterio Salmonella Typhi oppure per contatto oro-fecale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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