Allarme hacker su Intesa e Unipol: "Rubati 6mila dati"

Un gruppo che si rifà ad Anonymous ha rivendicato l'attacco. Ma le banche smentiscono

Allarme hacker su Intesa e Unipol: "Rubati 6mila dati"

È giallo su un attacco hacker che avrebbe preso di mira Intesa Sanpaolo e Unipol Banca.

"Abbiamo violato i loro sistemi", ha annunciato ieri sera Ghost Italy, gruppo di hacker itaiani che fanno capo ad Anonymous, sostenendo di aver rubato i dati sensibili di 6mila dipendenti e clienti tra mail, numeri di telefono, nomi e password.

I due gruppi finanziari negano tuttavia intromissioni nei loro sistemi, affermando che ad essere stati trafugati sono i dati negli archivi di fornitori esterni, il che non metterebbe in pericolo la privacy dei clienti. E questo nonostante sul web circolino già gli elenchi dei dati sottratti. "Appartengono al personale della banca e sono a disposizione di un fornitore esterno", sostiene Intesa, secondo cui le password in mano al fornitore non sono quelle reale.

"Le Banche sono ormai smascherate e l'unica parola che le definisce appieno è speculazione", rivendicano però gli hacker, "Dopo la chiara distruzione dell'economia statale come familiare, continuano ad arrivare fondi sempre più caricati da un debito oramai incolmabile.

Basta leggere come fu costruita la prima moneta, per capire come il debitto si sia insidiato già negli albori di questa metodologia di scambio, non sufficente questo debito è stato arricchito dalle fantasie capitalistiche di poghi individui, i quali, senaa scrupoli hanno sovraccaricato la valuta fino a renderla irreale". E ancora: "Gli interrogativi sono tanti, ma una cosa è certa, nei tempi che verranno lo scopriremo, le banche sono un nemico sociale che per troppo tempo ha agito indisturbato, ora è tempo di dire basta".

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