Un’altra vittima della montagna. Un 32enne milanese è morto a Livigno

Lo sciatore ha perso aderenza con il terreno e la caduta gli è stata fatale

Un’altra vittima della montagna. Un 32enne milanese è morto a Livigno

Un’altra vittima, un’altra vita spezzata sulle montagne italiane. Questa volta a perdere la vita è stato un ragazzo 32enne di Milano, Pietro Maria Pasqualone. La tragedia è avvenuta ieri mattina, poco dopo le 10,30 sulla montagna di Livigno, precisamente su una pista nera del Mottolino, a circa 2,300 metri di altezza. Ancora da chiarire le cause che abbiano portato il giovane a perdere aderenza con il terreno. Non è per il momento del tutto escluso un possibile malore improvviso. Di sicuro vi è solo che lo sciatore ha fatto un volo di qualche metro, atterrando sulla neve solida e sbattendo violentemente la testa. Subito le sue condizioni sono apparse molto gravi, il 32enne è infatti rimasto a terra senza riuscire a muoversi, forse privo di sensi.

Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi. I primi ad accorrere sono stati proprio gli agenti della Questura di Sondrio, in servizio sulle piste innevate di Livigno. In seguito è stato fatto decollare un elisoccorso da Bergamo con a bordo i medici del 118. I sanitari hanno trasportato con urgenza la vittima all’ospedale Morelli di Sondalo. Per il giovane non vi è stato purtroppo nulla da fare. Poche ore dopo il suo arrivo in ospedale, il suo cuore ha smesso di battere. A niente sono valsi i ripetuti tentativi di salvargli la vita e i medici hanno dovuto arrendersi e constatarne il decesso.

Secondo le prime informazioni le gravi lesioni riportate durante la caduta avrebbero procurato un’emorragia al cervello.

Al momento dell’incidente sembra che Pasqualone non indossasse il casco di protezione, che comunque non è ritenuto obbligatorio per gli sciatori maggiorenni. Stefano Latorre, il magistrato di turno, ha aperto un’inchiesta e verranno fatti accertamenti per cercare di capire l’esatta dinamica dell’incidente.

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