A Genova i morti salgono a 43: un'intera famiglia trovata sotto le macerie

Nella notte recuperata la famiglia Cecala: papà, mamma e la figlia di nove anni. L'auto schiacciata da un blocco di cemento. Rintracciato anche il tedesco disperso

A Genova i morti salgono a 43: un'intera famiglia trovata sotto le macerie

Il bilancio della strage si è aggravato ulteriormente. A poche ore dai funerali di Stato è, infatti, salito a quarantatre il numero delle vittime del drammatico crollo di Ponte Morandi a Genova (guarda il video). Scavando tra tra le macerie del viadotto, la scorsa notte, intorno alle 3, i soccorritori hanno rinvenuto un'automobile, una Hyundai, all'interno della quale sono stati trovati i resti di un'intera famiglia. Padre, madre e figlia si trovavano sotto un blocco di cemento che faceva che faceva parte del pilone della struttura crollata sull'argine sinistro del Polcevera. È, poi, morto Marian Rosca, uno dei feriti ricoverati all'Ospedale San Martino.

"Mio figlio - ha scritto sui social Roberto, il padre di Giovanni Battiloro, uno dei quattro ragazzi morti di Torre del Greco. - non diventerà un numero nell'elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane". Mentre a Genova si continua a scavare tra le macerie, crescono la rabbia e il dolore tra i parenti delle vittime. Venti famiglie hanno deciso d per le esequie in forma privata. "Li capisco benissimo se sono arrabbiati e delusi, hanno tutta la mia comprensione - ha commentato Matteo Salvini in una intervista all'Huffington Post - lo sarei anch'io. E fanno bene ad avercela con lo Stato". Nelle scorse ore il ministro dell'Interno ha incontrato una signora che è rimasta vedova. La donna gli ha raccontato la sofferenza dei figli adottivi: "La prima famiglia li ha abbandonati e ora hanno perso una parte della seconda". Il leader leghista le ha garantito impegno e attenzione: "Ma è giusto che ci sia rabbia. Lo trovo normale". Da qui la promessa: "Non succederà quello che è successo ad esempio per la strage di Viareggio. Che ciò che diciamo vedrà delle azioni conseguenti. Faremo di tutto perché chi ha colpe paghi non solo economicamente ma anche penalmente".

"La ricerca della giustizia è assolutamente doverosa, anche se purtroppo non potrà restituire nulla e non potrà cambiare i fatti", ha detto il padre di Luigi Matti Altadonna, il genovese di 35 anni morto tra le macerie di Ponte Moradi. "Però - ha continuato durante il rosario recitato dall'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco - potrà sicuramente assicurare per il futuro che episodi di questo tipo non accadano mai più, da nessuna parte". Oggi, a Genova, si sono tenuti i funerali di Stato. Erano presenti diciotto feretri (Roberto e Emanuele Robbiano, Ersilia Piccinino, Marius Djerri, Admir Bokrina, Bruno Casagrande, Leyla Nora Rivera Castillo, Juan Carlos Pastena, Nathan Gusman, William Pouzadouux, Christiane Melissa Bastit,Alessandro Campora, Vincenzo Licata, Luigi Matti Altadonna, Andrea Cerulli, Anatoli, Angela Zerilli e Diaz Enzo Henry). Il numero delle vittime, però, continua ad aumentare nella notte i vigili del fuoco hanno individuato sotto un grosso blocco in cemento la vettura su cui viaggiava la famiglia Cecala: Cristian, la moglie Dawna e la figlia Kristal, di appena nove anni. "Le condizioni di auto e corpi - raccontano i soccorritori - sono tali da rendere al momento difficoltoso stabilirne con certezza il numero". L'auto è stata, infatti, schiacciata da un blocco enorme di cemento che era parte del pilone che ha ceduto. I corpi non sono stati ancora identificati, ma gli inquirenti procedono per deduzione, sulla base del ritrovamento della vettura da cui sono risaliti al proprietario.

"Ora - spiegano dalla protezione civile - elenco dei dispersi è aleatorio perché sotto le macerie potrebbero trovarsi persone la cui scomparsa non è stata denunciata, come dei senza tetto".

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