Amanda Knox e Lorena Bobbit, la strana coppia. Trentadue anni la prima e quarantanove la seconda, sono state protagoniste del festival del crimine di Washington. Le due donne, a margine della kermesse, si sono volute togliere qualche sassolino dalla scarpa, puntando duramente il dito contro i mass media.
Già, proprio così. La Knox e la Bobbit, in coro, si sono scagliate contro il sistema di informazione: "Hanno strumentalizzato il nostro dolore: il nostro trauma è stato utilizzato da qualcuno per fare soldi. Ma noi, a differenza di quello che potete pensare, non siamo certo i personaggi – e i mostri – che pensavate fossimo".
Intervistate in coppia dalla Fox, ecco il loro affondo: "La gente si aspetta che persone come noi striscino sotto una roccia per la vergogna. Stiamo dimostrando che non siamo i personaggi che pensavate. Siamo amiche e abbiamo molte cose in comune. La nostra partecipazione al Festival del crimine è stata un momento storico per le donne offese e umiliate".
Knox e Bobbit hanno rincarato la dose, sempre ai microfoni dell’emittente televisiva a stelle e strisce: "Grazie anche ai documentari, abbiamo sostanzialmente rivendicato le nostre storie. Adesso le persone conoscono la verità su ciò che è accaduto. È molto importante per noi trasmettere il messaggio giusto. Siamo degli esseri umani proprio come voi, proprio come la gente seduta davanti alla televisione. Siamo donne e ci supportiamo l'una con l’altra".
Il caso Bobbit
Il caso Lorena Bobbit risale al “lontano” 1993, quando l’allora 23enne tagliò parte del pene a suo marito, John Wayne Bobbit. In seguito, l’organo genitale dell’uomo venne recuperato dalle forze di polizia e riattaccato dai chirurghi dopo una lunga operazione. Lorena Leonor Gallo – questo il nome da nubile – subì due processi e gli organi di stampa americane seguirono quotidianamente la vicenda, che appassionò per anni l’opinione pubblica. La donna ha in seguito raccontato di essere stata vittima per diverso tempo di abusi e violenze da parte dell’uomo
Il caso Knox
L’omicidio di Meredith Kercher è un caso di cronaca nera che ci tocca da vicino, essendo avvenuto la notte del primo novembre 2007 a Perugia. La Kercher era una studentessa inglese in Italia per l’Erasmus e venne trovata con la gola tagliata nella propria camera da letto all’interno dell’appartamento che condivideva con altri studenti.
Per l’efferato delitto è stato condannato in via definitiva l’ivoriano Rudy Guede, ma in primo grado – nel 2009 – furono condannati anche Amanda Knox e l’allora fidanzato Raffaele Sollecito. I due, in seguito furono assolti dalla Corte d’Assise, sentenza poi annullata dalla Cassazione. Ultimo capitolo della vicenda, la completa assoluzione, arrivata nel 2015.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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