"Devono sbarcare". E l'Italia dà il porto all'ong: 306 migranti a Pozzallo

Mentre le coste italiane continuano ad accogliere migranti che arrivano con sbarchi spontanei, altri vengono portati in Italia dalle ong in un flusso continuo

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Mentre in Italia continuano gli sbarchi autonomi sulle coste siciliane, sarde e calabresi, le navi delle ong non smettono di chiedere (e ottenere) i porti sicuri nel nostro Paese. Ogni salvataggio che viene effettuato nel Mediterraneo centrale, anche quelli non in zona Sar italiana, per una imperscrutabile logica delle ong dev'essere gestito dall'Italia, unico Paese del bacino sotto pressione con le richieste di porto sicuro. L'ultima nave ad aver ottenuto un porto è la Ocean Viking, il cui attracco è previsto domattina a Pozzallo con 306 persone a bordo. La città siciliana in provincia di Ragusa è una delle più stressate dal fenomeno migratorio, perché è uno dei porti principali in cui vengono sbarcati i migranti delle ong e quelli recuperati in mare dai mezzi di soccorso militari italiani.

Altri 306 migranti in arrivo a Pozzallo

Nella notte, la nave della ong Sos mediterranee ha preso a bordo 15 persone che si trovavano alla deriva su un piccolo gommone nel Mediterraneo centrale, facendo salire a 306 il numero di migranti. "Devono sbarcare senza ulteriori ritardi", hanno intimato dalla Ocean Viking, dettando i tempi per lo sbarco. Ovviamente, anche se non è stato indicato nel messaggio fatto recapitare dalla ong, il destinatario era l'Italia. La nave si trova in mare dallo scorso 24 giugno e ha effettuato otto recuperi nel Mediterraneo centrale al largo della Libia e di Malta. La nave batte bandiera norvegese e per i migranti, stando ai codici internazionali, dovrebbe essere considerata la Norvegia come porto di primo approdo. Tuttavia, i 306 che domattina sbarcheranno a Pozzallo, difficilmente verranno trasferiti nel Paese scandinavo ma con ogni probabilità verranno smistati nei centri di accoglienza del nostro Paese in attesa di effettuare le operazioni burocratiche.

Sbarchi continui sulle coste italiane

Nel pomeriggio di ieri, sono sbarcati a Pozzallo 30 migranti recuperati da una motovedetta della guardia costiera, che li ha intercettati a 12 miglia a sud est di Portopalo. I migranti sbarcati nel porto ragusano sono in prevalenza originari del Bangladesh, ma si contano anche 3 siriani, 2 sudanesi e un etiope. Tra questi potrebbero esserci anche alcuni minori. Intanto ieri sulla costa trapanese sono sbarcati 7 nord-africani, probabilmente di nazionalità tunisina e altri 20 sono sbarcati a Pantelleria.

Stamattina, invece, un cittadino ha allertato i carabinieri dopo aver notato un gruppo di stranieri in località Le Saline, sull'isola di Sant'Antioco, nell'area del Sulcis in Sardegna.

Sono 16 le persone che sono state rintracciate dalle forze dell'ordine, alle quali hanno comunicato di essere arrivati dall'Algeria. Erano tutte in buone condizioni di salute. Terminati i primi accertamenti sanitari, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir.

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