Ancora problemi per il Papa: saltano impegni di questi giorni

Papa Francesco domani, a causa della pandemia, non celebrerà la Messa. Salta pure l'incontro diplomatico di lunedì

Ancora problemi per il Papa: saltano impegni di questi giorni

Papa Francesco è ancora alle prese con la sciatalgia. A causa del ricomparire del dolore, Jorge Mario Bergoglio non potrà celebrare la Messa domenicale di domani. Anche i vespri della prossima settimana, che l'ex arcivescovo di Buenos Aires avrebbe celebrato presso la Basilica di San Paolo fuori le mura, e l'udienza prevista per lunedì, alla presenza del Corpo diplomatico, saranno presieduti da un ecclesiastico di minor grado.

Comunque sia domani, come ogni domenica, il vescovo di Roma reciterà l'Angelus. Era già successo qualche settimana fa, quando il Papa era stato costretto a saltare i vespri ed il Te Deum di fine anno a causa della medesima infiammazione. Il Papa soffrirebbe di sciatalgia da molto tempo.

La funzione nella Basilica di San Paolo fuori le mura era stata organizzata, come riporta peraltro l'Agi, per il termine della settimana che ci stiamo lasciando alle spalle. Quella che il Santo Padre e la Santa Sede avevano dedicato alla preghiera per l'unità dei cristiani. Proprio in questi giorni, il pontefice argentino era tornato sull'argomento, twittando delle indicazioni: "In questo tempo di gravi disagi è ancora più necessaria la #preghiera perché l’unità prevalga sui conflitti. È fondamentale il nostro buon esempio: è essenziale che i cristiani proseguano il cammino verso l’unità piena, visibile", si legge sull'account @Pontifex. Il tema dell'unità dei cristiani è molto sentito dal vescovo di Roma, che ha fatto del dialogo religioso, ma anche della dialettica interreligiosa, un punto fermo del suo pontificato.

La sciatalgia ferma ancora Bergoglio dunque. Domani mattina, nella Messa di San Pietro, il pontifice sudamericano sarà sostituito, per così dire, da monsignor Rino Fisichella. La celebrazione di lunedì per l'unità della cristianità sarà celebrata invece dal cardinale Kurt Koch. Il summit con i diplomatici, invece, è stato rinviato a data da destinarsi. Possibile che si tenga non appena i dolori siano passati.

Intanto oggi il pontefice argentino ha reso noto il contenuto del suo messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Per questa occasione, il Papa ha tuonato contro i "giornali fotocopia", cioè quelli che tendono a essere sovrapponibili agli altri, sottolinenado come alcuni generi del giornalismo, quelli più in grado di raccontare la realtà, possano così essere declassati: "...perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, 'di palazzò, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere nè i fenomeni sociali più gravi nè le energie positive che si sprigionano dalla base della società". Bergoglio ha anche richiamato tutti all'impegno teso a "smascherare" le fake news.

Bergoglio si è insomma schierato contro l'"informazione preconfezionata". Parole e moniti che sono arrivate attraverso un messaggio, mentre i fedeli domani dovranno accontentarsi soltanto dell'Angelus.

Il prossimo grande impegno del Papa, intanto, sarà il viaggio in Iraq, che è previsto per l'inizio di marzo. Un'iniziativa dal tenore storico, che tuttavia avrà luogo soltanto nel momento in cui la situazione pandemica dovesse non essere troppo rischiosa.

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