Riceviamo e pubblichiamo:
Contrariamente a quanto affermato nel Vostro articolo del 12 maggio 2016 non corrisponde al vero che i vini del progetto “Vino Libero” siano stati pubblicizzati come “senza solfiti” né l’AGCM lo ha mai sostenuto.
Il provvedimento non mette in discussione il progetto “Vino Libero”, la sua veridicità e quanto dichiarato dalle indicazioni del progetto: libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti.
L’Autorità ha sanzionato la tempistica di modifica delle indicazioni che dovevano essere presenti anche sulla bottiglia del vino.
Tant’è che nello stesso provvedimento si dà atto che Eataly, sin da prima dell’intervento dell’AGCM, aveva correttamente predisposto la cartellonistica e i menù con le tre indicazioni esplicative del progetto “Vino Libero": libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite previsto per legge e che le stesse indicazioni apparissero sul sito dell’Associazione Vino Libero.
Infatti, fin dall’inizio del progetto presso tutti i punti vendita Eataly le bottiglie Vino libero sono sempre state vendute con la cartellonistica sopra indicata che spiegava nel dettaglio il progetto e consentiva al consumatore di capire chiaramente quali fossero i requisiti del prodotto. Inoltre su tutte le bottiglie è sempre stata presente, come previsto dalla legge, l’indicazione “contiene solfiti”.
Come detto, Eataly riteneva invece che la dicitura “contiene solfiti” presente sulle bottiglie e la cartellonistica dei negozi, oltre alle spiegazioni presenti sul sito dell’Associazione Vino Libero, non potessero lasciare alcun margine di dubbio al consumatore.
In ogni modo, come già detto, il provvedimento non ha mai messo in discussione il progetto "Vino Libero", la sua veridicità e quanto dichiarato dalle indicazioni del progetto: vale a dire che si tratta di un vino libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi e libero da almeno il 40% dei solfiti: questo non è mai stato oggetto di contestazioni.
Eataly, pur non condividendo la motivazione, ha da subito collaborato lealmente con l'AGCM chiedendo a Vino Libero di apportare le modifiche richieste. E così, oggi, è fatto.
L’incomprensione con l’Autorità e quindi il provvedimento sanzionatorio, che comunque Eataly ritiene sbagliato, scaturiscono unicamente dalla tempistica con cui tali modifiche
sono state effettuate.Vino Libero è un progetto vero, importante che Eataly si impegna a portare avanti nel rispetto della salute dei clienti e dei tanti contadini che credono in un’agricoltura più pulita e con meno chimica.
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