Anziano in casa di riposo: "Mio padre legato a letto e sommerso dalle larve"

L'uomo è deceduto per presunte negligenze sanitarie. La procura di Vercelli sta indagando sul caso

Anziano in casa di riposo: "Mio padre legato a letto e sommerso dalle larve"

Legato al letto, in mezzo alle larve di mosca. È il racconto di Massimiliano e Maria, figli di Giovanni Battista Donadoni, morto per presunte negligenze sanitarie, dopo essere stato ricoverato, per due settimane, in una casa di riposo di Borgo d'Ale, in provincia di Vercelli.

"Lo abbiamo portato al pronto soccorso di Vercelli perché hanno rilevato la presenza di larve nella cannula. Le larve erano abbastanza grosse, non erano state appena depositate e quindi penso che fosse da qualche giorno che non lo pulivano o non gli disinfettavano la trachea. Addirittura aveva il filtrino della tracheotomia pieno di larve, quindi lui respirava larve". È questo il racconto raccapricciante del figlio, che a Storie Italiane di Eleonora Daniele ha raccontato le spaventose condizioni in cui era tenuto il padre.

Secondo l'uomo, il padre veniva tenuto "al caldo nel mese di luglio, senza zanzariere e con la finestra aperta e il sole in faccia". Una foto, mostrata da Massimiliano e Maria, documenta le condizioni in cui si trovava Giovanni Battista: un braccio legato e ancorato alla sponda del letto, "come un animale feroce". Avevano paura che si strappasse la Peg: per questo l'uomo era legato a 5 centimetri dalla sponda del letto, anche se sarebbe bastata una panciera.

La procura di Vercelli sta indagando sulla vicenda.

Intanto la casa di riposo ha replicato:"Il consulente del pubblico ministero ha escluso nella maniera più assoluta che il decesso del signor Donadoni fosse ricollegabile a presunte negligenze della struttura". E in merito alle larve il commento è stato: "Sono situazioni che capitano".

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