I primi a riaprire nel mese di maggio saranno sicuramente i ristoranti. All’inizio, gli avventori potranno solo pranzare, ma già dopo poche settimane dovrebbe essere possibile anche cenare. Il Comitato tecnico scientifico ha già approvato in larga parte i nuovi protocolli previsti dal governo per l’allentamento delle restrizioni anti Covid-19. Non ci sarà piena libertà, ma sembra sia stato raggiunto un compromesso tra i cosiddetti “rigoristi” e gli “aperturisti”. Tra i primi, vanno ricordati il ministro della Salute Roberto Speranza e il Partito democratico, i secondi sono rappresentati dalle forze politiche di centrodestra. Aprire, ma con prudenza, questa la parola d’ordine al tavolo della discussione, da cui è venuto fuori un cauto ottimismo. Dopo i ristoranti, infatti, dovrebbero riprendere le loro attività teatri e cinema, oltre a palestre e piscine. Nonostante le riaperture, in ogni caso, ci sarà da rispettare delle regole precise.
Ristoranti e bar
I proprietari dei ristoranti dovranno predisporre i tavoli in modo da garantire almeno due metri di distanza in locali al chiuso. Meno rigide le norme per coloro che potranno usufruire degli spazi esterni, dove la distanza da rispettare tra un tavolo e un altro è di almeno un metro. È obbligatorio indossare la mascherina quando non si è seduti al tavolo e per ordinare saranno utilizzati solo tre tipi di menù. Chiaramente si potranno consultare le pietanze del giorno utilizzando soluzioni digitali, ma in alternativa verranno usati menù plastificati e, quindi, disinfettabili, oltre a liste stampate su carta usa e getta. Grande attenzione, poi, andrà riservata alla pulizia dei tavoli e delle sedie prima dell’arrivo di nuovi clienti. Nei locali senza posti a sedere, come nel caso dei bar, l’ingresso sarà consentito solo a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione. E laddove possibile, occorrerà privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro. La consumazione al banco prevede un distanziamento di due metri
Buffet e self-service
Per quanto riguarda i buffet, i clienti dovranno mantenere la distanza prevista, utilizzare le mascherine quando non sono fermi a mangiare e non potranno toccare i cibi esposti, che saranno serviti dal personale specializzato. La modalità self-service potrà essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. Verranno evitati gli assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali, con segnaletica per file ed eventuali barriere protettive.
Cinema e teatro
Almeno un metro di distanza - frontale o laterale - tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla. È quanto prevede la bozza. Dalle misure sul distanziamento sarebbero esclusi familiari e conviventi.
Palestre e piscine
Le palestre potranno restare aperte anche in zona rossa, ossia "anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio" purché rispettino regole, distanziamento e integrino le norme "con strategie di screening periodico del personale non vaccinato". In piscina, secondo la bozza, andranno rispettati almeno sette metri quadri di superficie d'acqua a persona. Le regioni hanno preparato un documento per le riaperture che riguarda indicazioni anche per le piscine pubbliche.
Forza Italia, intanto, ha presentato in conferenza stampa il suo “Piano per le riaperture”, che sarà consegnato al presidente del consiglio Mario Draghi. Antonio Tajani, coordinatore nazionale del partito, ha illustrato il documento in cui, tra i vari punti, si chiede il ripristino delle zone gialle dove possibile e, nei luoghi in cui i contagi sono in calo, la ripartenza delle attività che possono essere svolte all’aperto, al sicuro.
Presenti anche i capigruppo di Senato e Camera, Anna Maria Bernini e Roberto Occhiuto, e il responsabile dei dipartimenti del partito, Alessandro Cattaneo. Per Forza Italia il programma vuole essere un contributo concreto per il governo, con un ventaglio di proposte da far partire subito per la ripresa di quelle attività che sono il pilastro dall’economia del Paese.
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